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Anti.

Nome attribuito, da fonti greche e latine dal IV sec. d.C. in poi, a popolazioni slave dell'Est, forse artefici di un primo abbozzo statuale nel territorio subcarpatico. Fecero la loro prima apparizione in Tracia nel 517 d.C., muovendo da allora guerra ai Paesi bizantini, finché, sconfitti dagli Avari, si ritirarono fino al Dnepr. Si spostarono dunque verso l'Europa nord-orientale, ai margini delle foreste da cui traevano sostentamento, e costituirono una nuova compagine statale nella zona fra la Volinia e l'Oskol. Alla fine del VI sec. furono fondate varie città, quali Kiev e Turov, mentre nel VII sec. le varie tribù subirono l'influenza dei Chazari attraverso cui, una volta imposta la pace, gli A. entrarono in contatto con il cristianesimo (VIII sec.) e allacciarono rapporti stabili con i Paesi orientali. Nella regione settentrionale, gli A. contrari al predominio chazaro, dettero vita a un nuovo centro di civiltà, attorno alle città di Rostov, Smolensk e Novgorod, che riuscì a evitare influenze esterne per lungo tempo. In questa zona è inizialmente attestato, dal IX sec. in poi, il termine Rus', divenuto poi generico per indicare tutti gli A. e anche il territorio da essi occupato, primo nucleo della Russia moderna.