Arcivescovo di Milano dall'868 all'881. Esercitò per
primo la giurisdizione non solo religiosa, ma anche politica sulla città.
Fu in lotta con papa Giovanni VIII per l'elezione a imperatore di Carlo il
Calvo, da lui incoronato a Pavia; nell'877, alla morte di Carlo, appoggiò
l'elezione al Regno d'Italia di Carlomanno, di nuovo contro la volontà
del papa. Fino alla riconciliazione con il pontefice (880), la sua condotta si
mantenne totalmente indipendente dalle direttive romane. Fece restaurare le mura
di Milano e costruire alcuni importanti edifici religiosi, tra cui la chiesa e
il monastero di S. Satiro (IX sec.).