Composto organico ternario di carbonio, idrogeno e azoto,
con formula C
6H
5NH
2, detta anche fenillammina o
amminobenzene. Quando è pura ha aspetto incolore, ma imbrunisce a
contatto con l'aria per ossidazione. Ha odore sgradevole ed è tossica.
È limitatamente solubile in acqua e miscibile con i solventi organici.
Isolata per la prima volta per distillazione dall'indaco, fu poi rinvenuta in
piccole quantità nel catrame di carbon fossile. È uno dei prodotti
fondamentali per l'industria organica e costituisce il termine intermedio per la
preparazione di numerosissime sostanze coloranti dette
colori d'a.
║
Bleu di a. o
trifenilrosanilina: si prepara scaldando
rosanilina e acido benzoico, o scaldando difenilammina con acido ossalico.
║
Bruno di a.: cloridrato della triammidoazobenzina, che si ottiene
con l'azione dell'acido nitroso sulla metafenilenodiammina. ║
Cloridrato di a.: derivato dell'
a., che si prepara lasciando
scorrere una corrente d'acido cloridrico gassoso in una soluzione d'
a.
║
Giallo d'a.: nitrato di diammidofenilacridina, o dinitrato di
crisanilina: si prepara dalle acque madri acide della fusina, trattandole con
nitrato di potassa. Ha proprietà analgesiche. ║
Nero di a.:
si ottiene dall'ossidazione, mediante sali di ferro, ossidi di manganese e di
piombo, sali di vanadio, di rame, ecc. dei sali d'
a. in soluzione acida.
Importante per la tintura del cotone.