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Anguilla.

(dal latino anguilla). Genere di pesci teleostei della famiglia Anguillidi. Le a. hanno corpo cilindrico serpentiforme, lungo fino a 1 m negli esemplari maschi e fino a 1,5 m nelle femmine. La pelle è spessa e ricchissima di ghiandole mucose, con poche e minuscole scaglie di colore giallo-bruno o verdastro nella parte dorsale e bianco in quella ventrale. Le pinne pettorali, le uniche distintamente visibili, sono poste sopra l'apertura branchiale, mentre una lunga protuberanza nastriforme, nella parte posteriore del corpo, forma la pinna dorsale, caudale e anale. Il capo è piccolo, subconico, dotato di un'ampia bocca con piccoli denti aguzzi, ricurvi e robusti. La colorazione varia a seconda dell'età, del sesso e dell'ambiente in cui l'animale vive. Le a. vivono in numerosi e diversi ambienti: negli stagni litoranei, in prossimità delle foci dei fiumi, nei torrenti alpini, nei laghi. Inoltre, resistono a lungo fuori dall'acqua. Si nutrono di rane e altri piccoli animali acquatici. La riproduzione delle a. non avviene mai in acqua dolce. Gli esemplari che raggiungono il periodo della riproduzione (dopo i 10 anni per quanto riguarda le femmine, un po' prima per i maschi) cambiano il colore della pelle, che si schiarisce fino a diventare bianco-argenteo. In autunno essi discendono il corso dei fiumi fino al mare e compiono viaggi di migliaia di chilometri per raggiungere il Mar dei Sargassi, vicino alle isole Bermude e alle Antille. Dopo l'accoppiamento, le femmine depongono le uova che galleggiano in superficie. Da queste uova nascono piccole larve trasparenti e simili a foglioline, dette leptocefali. Trasportati verso le coste nord-americane e afro-europee dalla corrente del Golfo, i leptocefali subiscono, a tre anni circa di vita, una prima trasformazione, assumendo una forma cilindrica. In questo stadio le a. sono dette cieche. Giunte alla foce dei fiumi, li risalgono nuotando controcorrente, mentre il loro corpo assume le dimensioni e le forme dell'individuo adulto e la pigmentazione diventa più intensa. Le a. hanno carni molto saporite, soprattutto quelle delle femmine adulte, dette capitoni (V. CAPITONE). In Italia sono diffuse nella laguna veneta, nelle valli di Comacchio e nel lago di Bolsena.