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Angkor.

Antica capitale dell'Impero Khmer nella Cambogia, sul fiume Mekong. Oggi è un centro archeologico situato a 6 km da Siem Reap. • St. - Il suo antico nome era Yasòdharapura (la città che conserva la gloria), dal nome del re suo fondatore: Yasòvarman. Era costituita da un grande quadrilatero i cui lati misuravano circa 5 km. Nel centro si trovava una collina, sulla cui sommità venne costruito un tempio in onore del re divinizzato. Il nome della città diede in seguito il nome al periodo aureo dell'Impero Khmer, dall'anno della unificazione sotto il re Jayavarman II (802-50) alla conquista da parte dei Siamesi di Ayuth'ya nel 1431. Il Regno di A. conobbe un momento di grande sviluppo sotto Indravarman I (877-89) quando giunse a estendersi su tutta la penisola indocinese. Nel 921 il re Jayavarman IV trasferì la capitale nel Nord del Paese, ma nel 944 ritornò a essere Yasòdharapura. Nel XII sec. il regno raggiunse la sua maggiore estensione. Saccheggiata nel 1177 dai Cham, la città fu poi ricostruita alla fine del XII sec. proprio da Jayavarman VII, che vi fece edificare anche le mura. La dinastia Khmer vi risiedette sino alla invasione suddetta nel 1431, dopo la quale la città venne abbandonata alla giungla avanzante, e successivamente dimenticata. Fu nel 1861 che la rivista "Giro del mondo" pubblicò una entusiastica descrizione di A. a firma di Mouhot, che incoraggiò diverse spedizioni francesi affinché la città fosse rimessa in luce. Il Siam la restituì alla Cambogia nel 1907, per poi riprendersela con il trattato del 1941; venne infine definitivamente assegnata alla Cambogia nel 1946.