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Andòcide.

Oratore ateniese. Di nobile famiglia, fu accusato di aver preso parte alla mutilazione delle erme e alla profanazione dei misteri di Eleusi. A. si dichiarò colpevole e fu costretto all'esilio. Poté tornare in patria solo nel 403 a.C., grazie all'amnistia di Trasibulo. Legato alla fazione democratica, venne nuovamente accusato di empietà in quanto aveva partecipato ai riti misterici illegalmente; fu quindi esiliato per una seconda volta. Risale a tale periodo l'orazione Sui misteri; A. scrisse inoltre l'orazione Sulla pace, nel tentativo di far raggiungere un accordo di pace con Sparta, e altre quattro orazioni, non pervenute (Atene 440 a.C. circa - 390 a.C. circa).