Sistema montuoso che si sviluppa per 7.500 km lungo tutto il
bordo occidentale dell'America del Sud, dalla costa venezuelana, fronteggiante
l'isola di Trinidad, fino alla Terra del Fuoco. È tra i principali e
più elevati sistemi orografici della Terra, culminante nell'Aconcagua
(6.959 m) e comprendente un gran numero di cime di altezza superiore ai 6.000 m.
Nel settore occidentale prevalgono graniti, micascisti e rocce eruttive; il
settore centrale è costituito prevalentemente da calcari, arenarie e
marne, con presenza di intrusioni granitiche e di rocce laviche; nel settore
orientale affiorano soprattutto quarziti, scisti, calcari e arenarie. Numerosi
sono i vulcani ancora attivi (circa una cinquantina) e intensa l'attività
sismica, a testimonianza di una situazione tettonica non ancora del tutto
stabile. L'estensione e il limite dei ghiacciai variano notevolmente lungo il
decorso della catena, in dipendenza dalle diverse condizioni climatiche. In
Colombia, Ecuador e Perù settentrionale, in presenza di un clima
equatoriale, il limite delle nevi è sui 4.600-4.800 m. Procedendo verso
Sud tale limite si alza oltre i 5.000 m, toccando un massimo di 6.000-6.300 m
tra i 22° e i 26° di latitudine Sud, in una regione tra le più
aride della Terra. Oltre il 27° parallelo il limite torna ad abbassarsi
gradualmente sino a toccare i 4.800 m sul versante Sud dell'Aconcagua. A Sud del
37° parallelo, per la comparsa di un clima rigido ed estremamente umido, il
limite scende bruscamente sotto i 2.000 m. A partire dal 48° parallelo i
ghiacciai ricoprono interamente la catena, spingendo i loro fronti fino al mare.
Per gli aspetti orografici, idrografici e climatici le
A. possono essere
suddivise in tre sezioni:
A. Settentrionali (dal Venezuela fino agli
11° di latitudine Sud);
A. Centrali (dagli 11° ai 30° di
latitudine Sud);
A. Meridionali (dai 30° di latitudine Sud alla
Terra del Fuoco). ||
A. Settentrionali: nel Venezuela e in Colombia la
catena andina è articolata in tre sistemi montuosi paralleli, che si
dispiegano a breve distanza dalla costa del Pacifico: si tratta della
Cordigliera Occidentale, della Cordigliera Centrale, con l'isolata appendice
settentrionale della Sierra Nevada di Santa Marta, e della Cordigliera Orientale
che, nel suo settore settentrionale, prende il nome di Cordillera de
Mérida. Le cime principali sono il Nevado de Huila (5.750 m) e il Pico
Cristobal Colon (5.780 m). Il clima equatoriale favorisce una fitta copertura
boschiva. In Ecuador sono presenti due soli sistemi paralleli, la Cordigliera
Occidentale, con il Chimborazo (6.310 m), e quella Orientale, con il Cotopaxi
(5.897 m); numerosi sono i vulcani. Gran parte del territorio, soggetto ad un
clima assai umido e con precipitazioni abbondanti, è coperto da boschi e
foreste. In Perù la Cordigliera Occidentale assume dimensioni
ragguardevoli e si presenta articolata in tre principali sottogruppi: Cordillera
Negra, Blanca e Huayhuash. Soprattutto le ultime due catene sono assai
imponenti, con montagne bellissime quali Huandoy (6.356 m), Huascarán
(6.768 m), Huantsán (6.395 m), Alpamayo (5.947 m) e Nevado Yerupaja
(6.632 m). La Cordigliera Orientale si presenta molto meno rilevata. ||
A.
Centrali: nel Perù meridionale e in Bolivia prosegue la suddivisione
tra Cordigliera Occidentale e Cordigliera Orientale; quest'ultima diviene
orograficamente molto complessa, comprendendo a sua volta le cordigliere di
Vilcabamba, Vilcanota, Carabaya e Real. Le montagne più belle, tra cui si
distinguono l'Illimani (6.322 m) e l'Illampu (6.421 m), appartengono alla
Cordillera Real. Tra le due maggiori catene parallele si estende un vasto
altopiano desertico, chiamato Puna de Atacama, che è tra le zone
più aride della Terra. In questo settore la catena andina raggiunge la
sua massima larghezza che è di circa 800 km. ||
A. Meridionali: a
Sud del 30° parallelo il sistema andino è costituito da una catena
unica, che si sviluppa lungo il confine tra Cile ed Argentina. Il versante
occidentale, battuto dai forti venti del Pacifico, ha un clima molto più
umido di quello orientale. La parte settentrionale di questo settore comprende
le cime più alte di tutta la catena andina, quali Volcan Llullaillaco
(6.750 m), Nevado Ojos del Salado (6.880 m), Cerro Bonete (6.872 m), Cerro
Mercedario (6.770 m), Cerro Aconcagua (6.959 m) e Cerro Tupungato (6.800 m).
Proseguendo verso Sud la catena diventa meno elevata, ma si arricchisce di
vastissime distese glaciali e di splendidi picchi granitici di straordinaria
arditezza. Le montagne più belle ed eleganti, famose in tutto il mondo,
si trovano concentrate in Patagonia: sono il Cerro Tronador (3.554 m), il Cerro
San Valentin (4.058 m), il San Lorenzo (3.706 m), il Fitz Roy (3.441 m), il
Cerro Torre (3.128 m), il Gruppo del Paine (3.050 m), il Cerro Sarmiento (2.300
m) e il Cerro Darwin (2.438 m). Molte di queste montagne sono state teatro di
epiche imprese alpinistiche, rese ancora più difficili dalle severe
condizioni ambientali: la regione patagonica, dal clima umido e freddo, è
infatti tra le più inospitali della terra, tormentata, lungo tutto il
versante occidentale, dai venti tempestosi che soffiano dal Pacifico e
raggiungono facilmente velocità dell'ordine dei 100
km/h.
Il monte Aconcagua, la cima più alta delle Ande
Paesaggio agricolo nei pressi di Latacunga (Ecuador)
Il monte Fitzroy nelle Ande della Patagonia
Impianti minerari a Casapalca (Perù)
La Cordillera Real, in Bolivia