Patriarca di Costantinopoli. Nominato patriarca nel 449,
grazie anche al sostegno dell'imperatore Marciano, partecipò attivamente
al Concilio di Calcedonia (451), approvando la deposizione del patriarca
monofisita Dioscoro, che pure lo aveva in precedenza favorito. Ciò
contribuì a riavvicinarlo al papa Leone Magno, preoccupato per la
simpatia che sembrava aver dimostrato nei confronti della dottrina monofisita.
A. divenne, al contrario, un sincero difensore dell'ortodossia lavorando
come membro della commissione che redasse la formula di fede, nella definitiva
condanna del monofisismo (eresia cristologica che negava l'esistenza in Cristo
delle due nature, umana e divina). Fu strenuo difensore del canone 28 di
Calcedonia, che assicurava al patriarcato di Costantinopoli il controllo di
tutto l'Oriente. La Chiesa greca lo venera come santo (m. Costantinopoli
458).