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Analisi.

(dal greco análysis, der. di analyo: sciolgo, scompongo). Metodo di studio consistente nello scomporre un oggetto di indagine nelle sue componenti essenziali e ricerca dei rapporti che le legano. • Psicol. - Terapia della psicanalisi (V.). || A. fattoriale: metodo impiegato in psicometria per lo studio analitico della psiche umana. Si basa sull'a. matematica dei dati raccolti da test di intelligenza. Stabilite le correlazioni fra i dati, è possibile individuare i coefficienti di correlazione e osservare quindi con quale incidenza essi compaiano nei test. • Cin. - A. del movimento: tecnica che permette di registrare e studiare i movimenti di un corpo in successione. • Chim. - A. chimica: insieme dei procedimenti e delle operazioni che si applicano per individuare gli elementi base di una sostanza o i loro rapporti quantitativi: si distinguono un'a. qualitativa e un'a. quantitativa. A seconda della natura della sostanza analizzata l'a. si suddivide in inorganica e organica. Si definisce a. elementare se si cercano o dosano gli elementi di un composto. Essa trova impiego sia nella chimica pura che nella produzione industriale, quando diventa fondamentale dosare i componenti di una sostanza. Si ha inoltre a. chimica degli alimenti, delle acque, delle costruzioni. Accanto alle a. che si basano sul comportamento chimico delle sostanze, l'a. strumentale giunge al riconoscimento e al dosaggio di una sostanza, rilevandone e misurandone le caratteristiche fisiche. Questo ultimo tipo di a. è condotta mediante speciali apparecchi. Tra i metodi strumentali si ricordano la spettrofotometria, la diffrazione ai raggi X, la cromotografia, la risonanza magnetica nucleare, la risonanza di spin elettronico, l'applicazione delle tecniche radioisotopiche. Il metodo spettroscopico consiste nell'esaminare con uno spettroscopio le righe di emissione o di assorbimento caratteristiche per ogni elemento. • Econ. - L'a. economica studia il fenomeno economico nei suoi diversi aspetti storici, teorici e statistici e le relazioni che intercorrono tra di essi. Si parla di macroanalisi, se lo studio riguarda il comportamento e i rapporti fra tutti gli elementi del sistema; si definisce invece microanalisi, se l'indagine concerne le connessioni di singole unità; infine, si indica con a. parziale quella che considera solo le singole unità, senza alcun riferimento ai legami e ai rapporti con le altre. Si distinguono inoltre un'a. statica e un'a. dinamica; nel primo caso, l'esame si occupa delle relazioni fra gli elementi del sistema in un arco di tempo fisso; nel secondo caso, delle relazioni in diversi momenti. || A. dei costi e dei benefici: metodo che permette di scegliere l'investimento migliore calcolando i vantaggi e i sacrifici che lo stesso, rispettivamente, procura e impone. || A. di bilancio: esame critico della condizione economica di una azienda, in genere condotto da una banca ai fini di una concessione di credito. • Econ. az. - A. delle mansioni: ha come scopo la determinazione del valore relativo delle varie mansioni, per stabilire le qualità richieste al lavoratore e il giusto salario. || A. del lavoro amministrativo o d'ufficio: studia il metodo di lavoro di un'impresa, partendo dall'a. del lavoro svolto da ogni singolo impiegato e servendosi di questa per un'a. d'insieme. || A. del lavoro tecnico: tende a stabilire la tecnica del lavoro, suggerendo poi eventuali modifiche o rimedi. • Filos. - Il metodo di a. consiste nello scomporre un oggetto di indagine o un'idea negli elementi che lo costituiscono. Questo procedimento è contrapposto a quello della sintesi, la quale si preoccupa di ridurre a una unità il molteplice. Il concetto di a. ha occupato un posto rilevante nello sviluppo del pensiero filosofico, assumendo spesso significati differenti. Per Aristotele si trattava della scomposizione del ragionamento in sillogismi, frasi e proposizioni. L'epistemologia sei-settecentesca vide invece nell'a. il metodo con cui dimostrare la dipendenza degli effetti dalle cause e l'a. divenne quindi metodo di indagine del reale. L'empirismo la applicò come metodo per scomporre l'esperienza nei suoi caratteri costitutivi. Nella filosofia contemporanea ha avuto largo impiego: la psicanalisi di Freud è l'applicazione dell'a. a certi processi psichici volta a scoprire determinati rapporti e processi primitivi; l'a. esistenziale di Heidegger si propone di individuare i rapporti che stanno alla base della esistenza dell'uomo nel mondo; l'a. intenzionale di Husserl cerca di esaminare i modi secondo i quali la coscienza si organizza. • Fis. ed Elettr. - A. elettronica: studio della struttura dei corpi solidi mediante il fenomeno di diffrazione di un fascio di elettroni o di neutroni. || A. spettrale in acustica: esame dei suoni e dei rumori che mira a determinare la frequenza e l'intensità delle componenti di un suono. Si impiegano in genere dispositivi elettroacustici che sfruttano il fenomeno della risonanza. || A. termica: studio delle temperature di trasformazione mediante la curva di raffreddamento. • Ling. - A. grammaticale: studia il valore grammaticale delle singole parole in un discorso. || A. logica: identifica la funzione sintattica delle parole o di gruppi di parole in una proposizione. • Mat. - Insieme dei metodi e processi che si utilizzano per trattare la matematica, nei suoi diversi settori. Si distingue in un'a. combinatoria, che studia i diversi raggruppamenti che si possono fare con una serie di oggetti finiti e i rapporti tra i gruppi; un'a. funzionale, che studia le differenti funzioni classificandole; un'a. indeterminata, che si occupa delle equazioni e dei sistemi dal punto di vista aritmetico cioè delle loro risoluzioni in numeri interi; un'a. numerica, metodo per ottenere risultati quantitativi a problemi impostati matematicamente. I primi sviluppi dell'a. risalgono ai filosofi antichi, tra cui Zenone, Eudosso, Euclide e Archimede. In particolare, Archimede (III sec. a.C.) approfondì i suoi studi sui rapporti esistenti tra le superfici curve e le superfici piane. Egli poté calcolare il valore della circonferenza considerandola come la lunghezza limite comune dei perimetri e dei poligoni regolari iscritti e circoscritti. Questo tipo di studi fu ripreso in particolare da Cartesio e P. de Fermat, grazie ai quali per la prima volta venne introdotta la nozione di rapporto incrementale di una funzione e di limite di tale rapporto, cioè di derivata. Nella seconda metà del XVII sec. Mengoli, Torricelli e Barrow giunsero alla prima definizione di integrale come limite di una successione di somme integrali, anticipando in tal modo il concetto di integrazione. Successivamente, Leibniz e Newton svilupparono il calcolo integrale e differenziale e introdussero concetti nuovi come lo sviluppo in serie, i problemi di massimo e minimo e la teoria delle equazioni differenziali. Quest'ultima costituisce il fondamento della meccanica razionale sviluppata da Eulero, Lagrange e Laplace. L'a. infinitesimale venne via via perfezionata nel corso dei secc. XVII e XVIII. Un tentativo di rivedere l'a. e i suoi sviluppi in senso critico venne attuato nei secc. XVIII-XIX da Cauchy, Gauss, Abel, Dirichlet, Galois, Riemann, Weerstrass, Poincaré, Caratheodory, Pincherle ed E.J.B. Goursat. || A. funzionale: studia gli enti matematici che si ottengono generalizzando e formulando in modo assiomatico gli enti dell'analisi classica. Il risultato che l'a. funzionale persegue è quello di elaborare una teoria non più delle funzioni, bensì dei funzionali. In tal modo si determinano classi particolari di funzioni, chiamate spazi astratti. Questo tipo di a. trova applicazione anche al di fuori della mera matematica, come per esempio nella fisica, nell'ingegneria e nella meccanica. || A. armonica: procedimento analitico che permette di rappresentare una funzione del tempo non sinusoidale mediante una serie di sinusoidali del tempo. Si basa sulla possibilità di creare una funzione in una serie di funzioni di seno e di coseno (detta serie di Fourier) della quale si deve stabilire il valore dei coefficienti. • Med. - Insieme di vari esami chimici, batteriologici, sierologici, istologici, compiuti su umori o tessuti; procedimento consistente nella scomposizione di una sostanza o di un complesso di sostanze allo scopo di determinarne le caratteristiche fondamentali. • Stat. - Insieme di procedimenti fondati sul calcolo delle probabilità o sulla teoria delle funzioni aleatorie. • Telecom. - A. per scansione: esplorazione di un'immagine decomposta in singoli punti, disposti orizzontalmente e convertiti in segnali elettrici aventi varie caratteristiche.