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Altimetrìa.

(da alto e dal greco métron: misura). Parte della topografia che studia gli strumenti e i metodi necessari per determinare l'altezza (quota) di un punto rispetto alla superficie di riferimento, che di solito è quella del mare. Il complesso di operazioni che consente di stabilire la differenza di quota tra due punti si chiama livellazione. Per effettuare una misura diretta si usano particolari strumenti detti triplometri. In caso di una misurazione indiretta, invece, si ricorre a diversi strumenti quali il clismetro, che misura l'a. attraverso la misurazione della pendenza, l'ecclimetro, con cui si sfrutta la misurazione dell'inclinazione, il barometro (V. oltre), il tacheometro o il teodolite, che basano la misurazione su una livellazione trigonometrica. Per la misurazione dell'a. dei fondali (batimetria) si ricorre a scandagli, ecometri o a sonde ultrasoniche. || A. barometrica: la pressione atmosferica è dovuta al peso della massa d'aria che si trova al di sopra di un dato luogo. Perciò, aumentando l'altezza (quota), la pressione diminuisce. Questo principio trova applicazione pratica nella misurazione della differenza di livello tra due punti situati sulla medesima verticale, ma a varia altezza. Dalla differenza di pressione si può, infatti, dedurre l'altezza di un punto rispetto all'altro.