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Alternatore.

Elettr. - Macchina elettrica rotante che genera energia elettrica alternata, generalmente trifase. Gli a. sono costituiti essenzialmente da un induttore rotante (rotore), posto all'interno di un indotto fisso (statore). L'induttore è dotato di bobine che, eccitate da una corrente continua prodotta da una sorgente esterna (dinamo, motore, magnete) detta eccitatrice, creano un campo magnetico che ruota con il rotore, attraversando periodicamente i conduttori posti sullo statore. Questa rotazione del campo magnetico determina, negli avvolgimenti dello statore, variazioni di flusso che generano per induzione una corrente alternata. Per ottenere una corrente trifase l'indotto viene dotato di tre avvolgimenti sfasati. Il primo modello di a., ad opera di Gramme e derivato dalla macchina eteropolare di Pixii del 1832, risale al 1883. L'utilità degli a. è legata soprattutto al loro utilizzo negli impianti elettrici: risulta, infatti, maggiormente conveniente produrre corrente alternata piuttosto che continua, poiché la prima è più facilmente trasportabile per mezzo di trasformatori. Essi vengono, inoltre, largamente impiegati sui veicoli a motore, in sostituzione delle dinamo, in quanto l'erogazione di corrente prodotta da un a. è costante e indipendente dal numero di giri del motore, mentre le dinamo forniscono meno corrente quando il motore gira al minimo. Esistono diversi tipi di a.: gli a. sincroni, a magnete, a ferro rotante e asincroni. || A. sincrono: presenta la caratteristica di reversibilità, cioè può essere utilizzato anche come motore. Ne esistono di due tipi, a poli salienti e a poli lisci, a seconda del numero e del tipo di poli (elettromagneti eccitati in corrente continua) di cui i rotori sono dotati. Gli a. a poli lisci possono utilizzare motori ad alta velocità e sono dotati di due o quattro poli; al contrario gli a. a poli salienti non possono raggiungere velocità di rotazione molto elevate e, quindi, sono dotati di un maggior numero di poli (anche diverse decine). La sorgente eccitatrice di un a. sincrono può essere una dinamo oppure l'a. stesso, grazie a un sistema di riconversione della corrente alternata in corrente continua per mezzo di raddrizzatori statici. Questo sistema trova larga applicazione nel funzionamento delle locomotive, degli impianti navali e in aeronautica. || A. a magnete permanente: al posto dei poli di eccitazione si trovano magneti permanenti. Ciò semplifica la costruzione dell'a. in quanto evita l'utilizzo dell'avvolgimento induttore e della dinamo. Questo tipo di a. è utilizzato soprattutto negli autoveicoli pesanti. || A. a ferro rotante: è dotato di un rotore in ferro lamellato, sulla cui superficie vi sono dei denti che hanno la stessa funzione dei poli. Sia gli avvolgimenti indotti che quelli induttori sono fissi e sono montati sullo statore. || A. asincroni: sono motori asincroni che girano a velocità maggiore di quella di sincronismo. Generalmente sono allacciati ad una rete esterna dalla quale gli a. assorbono energia meccanica, che viene trasformata in energia elettrica e rimandata in rete. Il loro utilizzo più comune è negli impianti idroelettrici per sopperire a un'insufficienza di potenza.