L'alternare o l'alternarsi; successione alterna;
avvicendamento. • Bot. -
Legge dell'a.:
afferma che nei fiori non avviene sovrapposizione tra i verticilli, ma che
ciascuno di essi si situa in posizione alterna rispetto al verticillo che gli
sta sopra o sotto. ||
A. di generazione: durante lo sviluppo, è
così chiamata la successione di due generazioni (o fasi) differenti, una
aploide e una diploide, in una sola specie. Con la meiosi ha inizio la fase
aploide che produce le spore (cellule aploidi); la germinazione delle spore
produce il gametofito (corpo aploide) che, a sua volta, produce i gameti. La
fase diploide inizia con la fecondazione. Lo zigote così formato si
sviluppa e dà origine a uno sporofito diploide che, una volta sviluppato,
produrrà altre spore. • Ling. -
A.
consonantica: variazione del consonantismo che comporta l'opposizione di
consonanti deboli e consonanti forti con funzione morfematica. Avviene, ad
esempio, nelle lingue uraliche, nel baltofinnico, in lappone e in alcune lingue
samoiede. Un particolare tipo di
a. consonantica, chiamata
a.
grammaticale, si trova nelle fasi antiche delle lingue germaniche. È
una conseguenza della legge di Verner, secondo la quale da una stessa consonante
indeuropea si sono sviluppate consonanti diverse a seconda che la vocale che
precedeva tale consonante fosse tonica o atona. Nelle lingue germaniche i verbi
forti presentavano differenze nella vocale radicale, tonica in alcune forme
verbali (preterito singolare, infinito) e atona in altre (preterito plurale,
participio passato). Di conseguenza, si è originata una serie di
a. consonantiche che opponeva ad esempio
h e
g,
h e
w,
s e
r. Nella fase moderna delle lingue germaniche questo
fenomeno è andato attenuandosi, fino quasi a scomparire; ne restano
tracce in alcune forme verbali inglesi (
I was, io ero;
we were,
noi eravamo) e tedesche (
kiesen, infinito di scegliere,
kor,
preterito).