(dal latino
alter: altro). Carattere e
proprietà di essere altro, cioè diverso. Termine di uso filosofico
e teologico, che designa via via il contrario dell'
identità (nella
filosofia antica e medievale), la qualità del
mondo esterno
rispetto al soggetto pensante (nella filosofia idealistica), il concetto degli
altri come oggetto di comunicazione interpersonale (nella filosofia
esistenzialistica) e, infine, il carattere trascendente di un Dio "assolutamente
altro" (nella teologia negativa).