Fino al 1992
Alma-Ata. Città (1.172.400 ab.)
del Kazakistan e capoluogo della provincia omonima, fino al 1997 è stata
capitale del Paese. È situata a 750 m s/m., sul fiume Almatinka, ai piedi
della catena montuosa del Tien Shan. • Econ. -
Circondata da un territorio assai fertile e largamente coltivato, è un
importante mercato agricolo (cereali, tabacco, viti, barbabietole, frutta).
È sviluppata anche l'attività industriale (industrie alimentari,
tessili, meccaniche, metallurgiche, chimiche, nonché quella
cinematografica). Turismo legato agli sport invernali.
• St. - Fondata nel 1854 come fortezza russa con
il nome di
Vernyi, deve il suo attuale nome al termine kazako
almaty (padre delle mele; sta a indicare l'abbondanza di questo frutto,
presente nella zona allo stato selvatico). La città iniziò a
svilupparsi a partire dal 1932, quando divenne capitale del Kazakistan, allora
Repubblica dell'URSS. Da quel momento
A. divenne un importante centro
politico-amministrativo e si sviluppò notevolmente anche sotto il profilo
economico e culturale. Nel dicembre 1991 è stata sede della conferenza
delle ex Repubbliche sovietiche che ha sancito la nascita della CSI.
• Arte - La città ospita una cattedrale
ortodossa costruita in legno all'inizio del secolo, ricordata soprattutto per la
sua imponente altezza. L'architettura locale fornisce diversi esempi di
costruzioni del Costruttivismo degli anni Venti (Ginzburg), nonché del
Neokazako, uno stile che ha cercato di riprodurre la locale tradizione islamica.
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Provincia di A. (224.200 kmq; 1.684.600 ab.): si estende nella
parte sud-orientale del Kazakistan, in una vasta area agricola. La principale
attività economica è l'agricoltura (cereali, frutta, tabacco,
vite, barbabietole da zucchero e cotone), seguita dalla pesca che viene
praticata nelle acque del lago Balhas. Oltre al capoluogo, importante è
la città di Ili.