Chim. - Fenomeno per cui un elemento chimico si presenta in
forme chimicamente e fisicamente differenti. È questo, per esempio, il
caso dell'ozono (O
3), un gas azzurrognolo molto reattivo, la cui
molecola è costituita da tre atomi di ossigeno e che possiede
caratteristiche chimiche e fisiche ben diverse da quelle dell'ossigeno
biatomico, O
2, gas incolore e poco reattivo. Si parla di
a.
anche nel caso in cui si abbia una differente disposizione degli atomi nel
reticolo cristallino. Un esempio in questo senso è dato dal carbonio, il
quale esiste in natura sotto forma di grafite, una sostanza impiegata come
lubrificante e dotata di buona conducibilità (disposizione esagonale) e
di diamante, una sostanza durissima e perfettamente isolante (disposizione
cubica). Il fenomeno dell'
a. è molto frequente in natura e
interessa elementi quali il fosforo (fosforo giallo e fosforo rosso), il ferro,
lo stagno, il carbonato di calcio e così via.
• Ling. - Esistenza di vocaboli aventi diversa
forma e spesso anche diverso significato, riconducibili alla stessa origine.
È questo per esempio il caso del termine latino
nitidus che
è sfociato nell'italiano
nitido e
netto. Casi di
a.
si verificano per esempio, quando un vocabolo si è trasmesso sia in modo
ininterrotto (popolare), sia in modo interrotto (dotto).