(dal latino
alauda). Genere di uccelli passeriformi,
della famiglia degli Alaudidi, diffuso in Europa, in quasi tutta l'Asia e
nell'Africa settentrionale. Le
a. sono lunghe 20 cm circa, hanno ali
ampie e piuttosto lunghe, becco subconico, tarsi alti e sottili, dita lunghe e
unghie forti. Il piumaggio varia da specie a specie, ma vi predominano i colori
bruni, particolarmente sul dorso e sui fianchi. Si nutrono di semi e di insetti
e possono rivelarsi dannose per i campi coltivati. Costruiscono il nido sul
terreno e depongono le uova due-tre volte per stagione; le uova (da 3 a 6) hanno
il guscio di colore grigio-olivastro con macchie brune e porporine. Fra le
specie più comuni presenti in Italia rientra l'
Alauda arvensis
(
a. comune), di colore fulvo rossiccio, con penne cervicali erettili, che
vive prevalentemente in aperta campagna, nutrendosi di vermi, insetti e semi. La
caccia dell'
a. si effettua con il fucile e con l'ausilio di richiami e di
specchietti girevoli. ║ Fig. -
Richiamo per a.: lusinga. ║
Fig. -
Specchietto per le a.: espediente per attirare gli
ingenui.
Allodola o lodola (Alauda arvensis)