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Allevamento.

Atto ed effetto dell'allevare. ║ Il complesso di cure atte a favorire la crescita degli animali utili all'uomo e l'insieme di animali che vengono allevati (V. ZOOTECNIA). ║ A. della selvaggina: insieme di operazioni opportune per modificare le condizioni di riproduzione di determinate specie di selvaggina, allo scopo di ottenere un aumento numerico di queste. • Etn. - In epoche antiche, l'a. si sviluppò a partire dal commensalismo tra l'uomo e alcuni animali, fenomeno che portò allo sfruttamento di questi animali da parte della razza umana. Il primo animale allevato in cattività è stato sicuramente il cane, al quale sono seguiti via via altri animali, come i bovini, gli ovini, gli equini. Inizialmente, l'a. aveva lo scopo di migliorare le condizioni di crescita e di riproduzione degli animali già addomesticati al fine di far aumentare i loro prodotti (latte, carne) o di poterli usare per i lavori connessi alle attività agricole (come per esempio il trasporto). Le tecniche relative all'a. si sono sempre più perfezionate con il passare del tempo, rendendo possibili non soltanto particolari selezioni della razza e incroci, ma anche l'a. di animali selvatici in cattività. • Bot. - A. vegetale: insieme di operazioni tecniche che modificano le condizioni di esistenza di determinate piante coltivate, al fine di migliorarne, qualitativamente e quantitativamente, la produzione. • Sport - Nell'ippica l'insieme dei cavalli allevati in un determinato Paese. • Etol. - L'insieme dei comportamenti parentali aventi lo scopo di garantire la sopravvivenza alla prole nel periodo della crescita. Non si tratta però di una caratteristica comune a tutte le specie animali, bensì è diffusa solo tra alcune specie di uccelli (è notevole, per esempio, nei gabbiani) e mammiferi (in particolare scimmie e roditori).