Alimentazione del bambino o del piccolo di un animale per
mezzo del latte. ║
A. delle pelli: metodo di depilazione delle
pelli da concia, utilizzato per salvaguardare il pelo dell'animale.
• Med. - Nell'alimentazione del lattante, almeno
fino al 6° mese, il latte materno o un latte adattato si propongono come il
cibo più idoneo, mentre lo svezzamento, cioè l'introduzione di
alimenti diversi dal latte, deve essere graduale e può iniziare dopo il
4° mese per terminare non oltre il 9° mese; dal 6° al 12°
mese sono gradualmente introdotti nella dieta del bambino tutti gli alimenti
basilari. La quantità (in ml) di latte da somministrare giornalmente va
calcolata dividendo il fabbisogno calorico del lattante (peso in kg x 100-120
kcal) per il numero di calorie fornito da 1 ml di latte. La quantità
totale di latte va poi suddivisa per il numero dei pasti previsto. Qualunque sia
il metodo utilizzato, esso è solo indicativo per una dose media. Si deve
quindi calcolare una dose leggermente superiore ai bisogni teorici, in modo che
sia il bambino stesso a decidere la quantità di cui necessita.
L'importante è che la crescita sia regolare: in media 700 g al mese nei
primi 5 mesi di vita, 500 g al mese nei 7 mesi successivi. Il numero dei pasti
è in genere sette nei primi due mesi, sei sino al 6° mese e cinque
in quelli successivi. Si deve tuttavia tener conto delle esigenze del bambino.
Le poppate devono essere separate l'una dall'altra da un intervallo di almeno
tre ore. L'
a. può essere di tre tipi:
materno o
naturale (affidato alla madre o a una nutrice),
artificiale e
misto. ║
A. materno: tipo di alimentazione in cui si
utilizza esclusivamente il latte che il bambino succhia direttamente dal seno.
Rappresenta il tipo migliore di
a., sia per la qualità
dell'alimento (maggiore digeribilità, resistenza alle infezioni), sia per
la donna (viene favorita l'involuzione uterina), sia per il legame affettivo che
si stabilisce tra madre e figlio. Le uniche controindicazioni a tale
alimentazione sono eventuali malattie in atto nella donna: cardiopatie,
nefropatie, epatiti virali, tubercolosi, malattie infettive acute. Durante
l'
a. la nutrice dovrebbe evitare l'assunzione di farmaci, di bevande
quali caffè, tè, alcool e di alimenti dal sapore forte (aglio,
selvaggina, cipolla, ecc.). La montata lattea si verifica tra il terzo e il
sesto giorno dopo il parto ed è favorita dalla suzione del capezzolo. Ad
ogni pasto, della durata di 15-20 minuti, il bambino va attaccato a entrambi i
seni. ║
A. artificiale: tipo di alimentazione che interviene
nell'agalattia o quando esistono controindicazioni all'
a. materno.
Diversi sono i tipi di latte che vengono somministrati mediante poppatoio: latte
vaccino, latti in polvere, latti adattati e dietetici. Il latte vaccino non
dovrebbe essere utilizzato prima dei sei mesi d'età e comunque mai prima
del 4°, perché risulta insufficiente a livello nutritivo (carenza di
acidi grassi essenziali), presenta un eccesso di proteine e sali minerali
dannosi al metabolismo enzimatico e renale e un eccesso di caseina e di acidi
grassi saturi che ostacola le capacità digestive del lattante. Esso
inoltre deve essere opportunamente diluito e sterilizzato mediante ebollizione.
I latti in polvere sono utilizzati dalla nascita fino al 5° mese, ma
possono essere somministrati fino al 12° mese, soprattutto se arricchiti di
ferro. Le possibili complicazioni nell'uso di questo latte consistono in
coliche, diarrea e frequenti rigurgiti. I latti dietetici variano a seconda
delle patologie o intolleranze cui è soggetto il lattante: latte senza
sodio (nelle diete senza sale), senza disaccaridi (nel caso di intolleranza al
lattosio e al saccarosio), a base di proteine di soia (nel caso di intolleranza
alle proteine de latte), con proteine in forma di amminoacidi (nelle enteriti).
║
A. misto: è praticato quando il latte materno risulta
insufficiente a livello quantitativo o nutrizionale. Consiste nell'integrare la
poppata al seno con la somministrazione di un altro tipo di latte o, più
spesso, nel sostituire completamente una poppata al seno con un pasto di latte
artificiale; in quest'ultimo caso si consiglia tuttavia di non sostituire mai la
prima poppata del mattino.