Città (844.546 ab.) dell'India, nello Stato
dell'Uttar Pradesh, capoluogo del distretto omonimo. Posta alla confluenza dei
due fiumi sacri Yamuna e Gange, la città è uno dei più
celebri luoghi di pellegrinaggio degli induisti (il suo nome significa dimora di
Dio). • Econ. - Sede di industrie alimentari,
tessili, meccaniche, chimiche, del cuoio, del vetro, è un attivo porto
commerciale e nodo di comunicazioni stradali e ferroviarie.
• St. - Nota intorno al III sec. a.C. con il
nome di
Prayag (luogo del sacrificio), entrò in seguito a far
parte dell'Impero Maurya. L'odierna città fu edificata con il nome
attuale dal re moghūl Akbar nel 1583.
Dopo essere stata conquistata dai Maharatti nel 1739, nel 1810 divenne provincia
inglese fino al 1947, anno dell'indipendenza dell'India.
• Arte - L'abitato
è ricco di templi espressione dell'arte
moghūl, tra cui una moschea, il mausoleo seicentesco del principe Khusru e
il forte eretto da Akbar. ║
Distretto di
A. (7.247 kmq; 2.438.400 ab.): si estende nell'Uttar Pradesh meridionale al
confine con il Madhya Pradesh. Il territorio è prevalentemente
pianeggiante ed è attraversato dai fiumi Gange e Yamuna.
L'attività principale è l'agricoltura (cereali, piante oleaginose,
cotone, canna da zucchero).