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Aldino.

Che si riferisce all'attività tipografica di Aldo Manuzio e dei suoi discendenti. ║ Tipografia a.: tipografia creata e diretta a Venezia, dal 1494 al 1598, dalla famiglia dei Manuzio. Fu fondata da Aldo Manuzio, che giunse a pubblicare in qualche decina di anni ben 130 edizioni, fra le quali quelle di Omero, Aristotele, Platone, Virgilio, Euclide, Dante, Petrarca, Poliziano. Pubblicò complessivamente 908 edizioni, ricercatissime ancora oggi per la nitidezza dei caratteri e per la perfezione dei testi, italiani, greci, latini; vero capolavoro dell'arte tipografica uscito dalla tipografia è l'Hypnerotomachia Poliphili di F. Colonna, accompagnato da xilografie attribuite a Mantegna. Alcuni volumi aldini, dato il loro valore, furono contraffatti da stampatori di Lione all'inizio del XVI sec. e ciò causa notevoli difficoltà ad antiquari e bibliotecari che volessero accertarne l'autenticità. ║ Come sostantivo, carattere tipografico usato da Aldo Manuzio. Chiamati anche italici, essi erano minuti e si ispiravano alla scrittura umanistica corsiva. Furono usati per la prima volta nel 1501, per l'edizione dell'Eneide, che viene considerata il prototipo del libro moderno a stampa.