(dal tedesco
aldehyd, abbreviazione del latino
scientifico
al(cool) dehyd(rogenatum): alcool deidrogenato). Chim.
- Composto chimico costituito da alcooli primari cui sono stati sottratti due
atomi di idrogeno sotto forma di acqua. Le
a. possono essere ottenute
aggiungendo un atomo di ossigeno a una molecola di alcool; la molecola di alcool
si fraziona e dall'eliminazione di una molecola d'acqua si ottiene appunto
l'
a. Un altro dei metodi seguiti per la sintesi delle
a. è
quello per riduzione degli acidi o dei loro cloruri. Le
a. danno
facilmente reazione di addizione (con acqua, idrogeno), di polimerizzazione, di
condensazione (con ammine, idrazine). Possono essere allo stato gassoso (come
l'
a. formica o formaldeide), liquide (è il caso dell'
a.
acetica o acetaldeide), oppure solide (come l'eliotropina). Le
a. hanno
odore sgradevole e irritante, oppure aromatico (
a. benzoica). Per la loro
particolare reattività (addizione, riduzione, ulteriore ossidazione), le
a. vengono largamente impiegate in molti processi dell'industria chimica
e farmaceutica, per la sintesi di composti più complessi. ║
A.
acetica: liquido ottenuto mediante ossidazione dell'alcool etilico. È
usata soprattutto in medicina, nelle sintesi organiche, nell'industria
(produzione di galalite, bachelite). È liquida e bolle a circa 21°C,
anche se il punto di ebollizione si eleva in relazione all'aumentare del numero
di atomi di carbonio. ║
A. formica o
metanale: liquido
irritante, posto in commercio (nella soluzione acquosa al 40%) con il nome di
formalina o
formolo. È usata come disinfettante,
nell'industria tessile, nella concia delle pelli e per la preparazione della
galalite.