Composto organico azotato a carattere basico (alcalino),
generalmente a struttura ciclica più o meno complessa, con
proprietà farmacologiche e terapeutiche. Gli
a. si trovano in
natura nelle piante dicotiledoni, più raramente nelle monocotiledoni,
nelle gimnosperme e nelle crittogame, sotto forma di sali idrosolubili degli
acidi organici (come l'acido citrico e l'acido acetico) e di quelli inorganici
(come l'acido solforico e l'acido fosforico). Avendo strutture e caratteristiche
molto differenti fra loro, gli
a. si prestano difficilmente a
classificazioni precise. Tuttavia, spesso si è soliti distinguere gli
a. ossigenati, solidi, cristallini, di sapore amaro, insolubili in acqua,
da quelli non ossigenati, liquidi, dal sapore acre, solubili in acqua. Dal punto
di vista chimico, essi possono essere classificati in base alla presenza o meno
degli anelli eterociclici e alla loro natura. Gli
a. possono essere
ottenuti per sintesi, con metodi industriali più o meno complessi. In
generale gli
a. sono composti altamente tossici; alcuni di essi tuttavia,
utilizzati in dosi molto ridotte, trovano impiego nella terapia del sistema
nervoso. Fra i principali
a. ricordiamo: la stricnina, la morfina,
l'eroina, la cocaina, la chinina, la caffeina, la codeina, l'atropina, la
nicotina, la pilocarpina e la teobromina. La nomenclatura degli
a. non
risulta sistematica: in alcuni casi prendono il nome dalla pianta che li produce
(
a. della segala cornuta); in altri casi dall'effetto fisiologico che
producono sull'uomo (narcotina); in altri ancora dal nome del loro scopritore
(per esempio la pelletierina deve il nome al chimico francese Pelletier).