Centro in provincia di Cuneo, a 172 m s/m., nelle Langhe,
presso la confluenza del fiume Cherasco nel Tanaro. 31.372 ab. CAP 12051.
• Econ. - È uno dei principali centri del
commercio del vino piemontese. Intensa è l'agricoltura e ben sviluppate
sono le attività connesse.
A. è inoltre rinomata per i
tartufi. Le principali industrie sono quelle alimentari, tessili, meccaniche e
cartarie. • St. - Abitata dai Liguri statielli,
fu in epoca romana
Alba Pompeia. Nel Medioevo subì le invasioni
barbariche, la conquista longobarda e ancora le invasioni saracene. Divenuta
libero Comune, verso la metà del Duecento aderì alla Lega Lombarda
per difendersi dal comune di Asti, con il quale si trovava in contrasto. Contesa
in seguito tra Monferrato e Visconti prima, tra Francia e Spagna poi,
conquistata e perduta per ben tre volte da Carlo Emanuele I, entrò
definitivamente a far parte dello Stato sabaudo nel 1631, in seguito al trattato
di Cherasco. Nel 1944, nel corso della resistenza,
A. fu attivo centro
partigiano e venne occupata dai fascisti. • Arte
- Della città romana restano alcuni resti delle mura di cinta e di una
porta. Tra gli edifici più interessanti si ricordano il duomo di San
Lorenzo del XV sec., in stile gotico-lombardo; il palazzo comunale; il palazzo
Fontana; la chiesa di San Giovanni Battista.