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Aix-en-Provence.

Città (126.854 ab.) della Francia meridionale, in Provenza, nel dipartimento Bouches-du-Rhône. È situata in una fertile vallata solcata dal fiume Arc, ai piedi dei monti di Provenza, 25 km a Nord di Marsiglia. • Econ. - È un importante centro agricolo e commerciale (frutta, in particolare uva da vino, olive) e sede di industrie tessili (seta e cotone), alimentari (vino e olio), elettrotecniche e meccaniche. La città è rinomata anche per le sue sorgenti termali ed è meta turistica di rilievo. • St. - Fondata nel 123 a.C., venne chiamata Aquae Sestiae dai Romani, per la presenza delle fonti termali. Divenne celebre in seguito alla vittoria di Caio Mario sui Teutoni e sugli Ambroni, avvenuta nel 102 a.C. Sede vescovile nel V sec., subì le invasioni di Visigoti e Longobardi nei due secoli successivi. Nel IX sec. divenne capitale della contea di Provenza, durante la dinastia di Bosone, e più tardi, con Renato d'Angiò, fu il massimo centro della letteratura provenzale. Nel 1409 venne fondata un'università. Nel 1487 A. entrò a far parte della corona di Francia, insieme al resto della contea di Provenza. • Arte - A. rappresenta uno dei centri artistici più importanti della Francia meridionale. Conserva rovine classiche, tra le quali i resti dell'antico Castellum; all'interno delle sue mura nel V sec. fu costruito il Battistero a pianta ottagonale. Sono inoltre visibili i resti di 4 acquedotti, 2 necropoli e di diverse ville romane. Al periodo medievale risale la cattedrale del Saint-Sauveur, in stile romanico-gotico, costruita accanto al battistero e contenente il prezioso trittico del Roveto ardente di Nicolas Froment, del Quattrocento. La chiesa di Saint-Jean de Malte è gotica: fu costruita fuori dalle mura intorno al 1285. Nel XVII sec. le mura vennero abbattute per dare spazio all'espansione della città. Accanto al nucleo antico nacque un nuovo quartiere particolarmente ricco di edifici barocchi, molti dei quali opera dell'architetto Pierre Puget. Uno di questi edifici ospita oggi il museo Granet, rinomato sia per la sua sezione antica, sia per le collezioni di pittura (in particolare di scuola francese).