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Agrigento.

Città della Sicilia, capoluogo della provincia omonima. È situata a 230 m s/m., su due colline contigue, dalle quali si dominano la Valle dei Templi e il mare (Stretto di Sicilia). 55.665 ab. CAP 92100. • Econ. - La sua economia è tipica delle zone depresse, con un reddito pro capite estremamente basso e con un tasso elevato di disoccupazione. Essa si basa sulla trasformazione e sul commercio dei prodotti agricoli provenienti dal territorio circostante (olio, vino, mandorle) e in parte sul turismo, anche se questa risorsa, come le altre, risente negativamente dei collegamenti stradali e ferroviari decisamente insufficienti. • St. - Fondata da coloni provenienti da Gela intorno al 580 a.C. con il nome di Agrigentum o Akragas, fu città assai prospera sotto il governo di Falaride (dal 570 a.C.) e sotto il tiranno Terone (488-473 a.C.). In seguito, però, la città subì gravi danni nelle contese fra Roma e Cartagine. Divenuta, con tutta la Sicilia, provincia romana, dopo la fine dell'Impero fu assoggettata dai Musulmani, seguendo poi le vicende storiche dell'isola. In particolare, rifiorì dopo il 1086 sotto la dominazione di Ruggero d'Altavilla, il quale vi ripristinò la sede vescovile, che già esisteva prima della dominazione araba. Divenne libero comune con Federico II, perse in seguito l'indipendenza e la riacquistò nel 1392. Subì la dominazione spagnola e quella borbonica, come il resto dell'isola. Dopo l'annessione al Regno d'Italia, A. fu nominata capoluogo di provincia. Nel 1927, la città mutò il nome di Girgenti, di origine araba, nell'attuale A. • Arte - Fra le notevoli rovine monumentali di A., sono di particolare rilievo quelle dei templi greci, tutti di stile dorico, che vennero costruiti fra il VI e il V sec. a.C. Il più antico, il cosiddetto Herakléion, risale al VI sec. a.C. Verso il 480 a.C. fu iniziata la costruzione del tempio di Demetra e del famoso Olympiéion, tempio dedicato a Giove Olimpico, chiamato nel medioevo Palazzo dei Giganti. Ricordiamo, inoltre, il tempio di S. Gregorio; i templi di Giunone, di Castore e Polluce, di Cerere e Prosperina; l'oratorio di Falaride e la cosiddetta Tomba di Terone. Dopo la dominazione romana, ben poco fu fatto per la conservazione di questi splendidi monumenti e addirittura, nel Settecento, il tempio di Zeus venne in parte smantellato per ricavarne materiali da costruzione destinati alla fabbricazione dei moli di Porto Empedocle. ║ Provincia di A. (3.041 kmq; 472.202 ab.): confina con le province di Trapani, Palermo e Caltanissetta e comprende le isole Pelagie. Il territorio è in prevalenza collinoso ed è solcato dai fiumi Salso, Platani, Verdura e Carbo. La principale risorsa economica è l'agricoltura (cereali, cotone, frutta, in particolare agrumi, ortaggi), seguita dalla pesca. Tra le risorse minerarie vi è il salgemma, mentre le industrie principali sono quelle alimentari e chimiche. Nel complesso l'economia della provincia presenta le caratteristiche tipiche delle zone depresse. I centri principali sono Favara, Canicattì, Palma di Montechiaro, Sciacca, Porto Empedocle e Licata.
Tempio dei Dioscuri ad Agrigento

Agrigento: tempio della Concordia

Tempio di Giunone Lacinia ad Agrigento