Stats Tweet

Agopuntura.

Metodo terapeutico sviluppatosi in Cina intorno al III millennio a.C., che consiste nell'introduzione di aghi sottilissimi e di lunghezza variabile in determinati punti del corpo. Utilizzabile, secondo la medicina cinese tradizionale, per tutta la patologia umana e animale, l'a. è praticata in Occidente per scopi analgesici e come anestetico locale sulla base della teoria del dolore o del cancello di controllo, formulata da Wall e Melzack. Secondo tale ipotesi il dolore giunge al cervello dopo essere passato attraverso il cancello di controllo, una specie di filtro ubicato nel sistema nervoso centrale: l'a. agirebbe su questo sbarramento chiudendolo e bloccando così il flusso delle sensazioni dolorose. L'organismo è controllato da due energie opposte tra loro, Yin e Yang, dal cui equilibrio dipende la salute fisica e psichica dell'individuo. Queste due forze, che costituiscono l'energia vitale, circolano lungo dodici linee immaginarie, dette meridiani, cosparse idealmente di punti (i 365 punti cutanei) e ad ogni linea corrisponde un determinato organo dal quale il meridiano prende il nome (meridiano del fegato, del cuore, dei polmoni, ecc.). Seguendo criteri ben precisi, si può stabilire un collegamento tra uno o più punti cutanei e i vari organi. L'infissione degli aghi in determinati punti di stimolazione può influire sulle funzioni di un organo malato, ristabilendo l'equilibrio tra le due forze vitali e, di conseguenza, lo stato di salute. • St. - Consacrata ufficialmente come terapia medica nel 2700 a.C. dall'imperatore Huang Ti, fondatore della prima dinastia, che ordinò la stesura di un trattato chiamato Nei King So Wuen (ancora oggi la fonte più importante in materia), l'a. fu introdotta in Europa nel XVII sec. da due medici olandesi, Rhyne e Kampfer, e subito ottenne una vasta eco negli ambienti scientifici. Nel 1968 è stata fondata la Società Italiana di A.
"L'agopuntura cinese" di Antonio Gottardi