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Affinità.

(dal latino affinitas). Essere affini, essere somiglianti, conformi, avere una correlazione. • Filos. - Analogia tra due concetti che ne facilita la comprensione. La legge dell'a. è definita da Kant come la capacità della ragione di trapassare da un concetto a un altro attraverso l'aumento graduale della difficoltà. • Biol. - Grado di parentela tra due individui o due sistemi. L'idea di a. si basa sulla teoria per cui tutte le specie deriverebbero da poche specie originarie. La si determina attraverso il confronto di caratteristiche fisiche, morfologiche e anatomiche, oltre che con esami sierodiagnostici. Nuove frontiere si sono aperte con gli studi di tassonomia molecolare. Se l'accoppiamento tra due individui dà origine a un altro individuo fecondo si parla di a. vera o a. genetica. • Med. - A. patologica: presenza di una malattia che favorisce l'insediamento di un'altra. ║ In immunologia indica una costante tra l'anticorpo e l'antigene. In particolare, misura la stabilità e il legame tra i due. • Bot. - L'insieme dei rapporti di filogenesi tra famiglie di piante differenti. È possibile quindi raggruppare i soggetti in specie, generi, famiglie. • Fis. - In uno ione negativo l'energia tra l'elettrone e l'atomo: più precisamente, rappresenta l'energia che si produce dall'unione di un elettrone e di un atomo isolato in grado di attrarre l'elettrone. • Chim. - A. chimica: in un primo tempo il termine indicava la tendenza di una sostanza a combinarsi con un'altra. Oggi si intende la maggiore o minore tendenza al verificarsi di reazioni chimiche. Affermando che il cloro ha grande a. per l'idrogeno, si vuole indicare che il cloro possiede maggiore tendenza a combinarsi con l'idrogeno che con altri elementi. Per misurare l'a. chimica si misurava nel passato il calore sprigionato dalla reazione. Si notò però ben presto che è possibile che in determinate condizioni una reazione sprigioni una grande quantità di calore e in altre ne produca meno, liberando in compenso altre forme di energia: è il caso, ad esempio, della reazione tra solfato di rame e zinco metallico che effettuata in provetta sprigiona più calore di quanto ne emani se è effettuata in una pila elettrica: in questo caso infatti minore è il calore, ma viene sprigionata molta energia elettrica. Per misurare quindi l'a. chimica di due sostanze è necessario stabilire la cosiddetta variazione di energia libera, ossia la somma algebrica di tutte le quantità di energia dei differenti tipi, scambiate dai reagenti con l'ambiente esterno. È bene osservare che l'a. misura solo la tendenza al verificarsi di una reazione chimica e non calcola la velocità della stessa. Così ad esempio il calcolo di variazione di energia libera della reazione tra idrogeno e ossigeno indica una elevata a. tra i due elementi anche a temperatura ambiente, ma in pratica si riscontra che la miscela rimane inalterata a meno che non venga innescata da un fattore esterno quale, ad esempio, una scintilla. Solo allora la miscela sprigiona tutta quella energia che il calcolo prevede. Il sistema chimico si può quindi paragonare a un qualsiasi sistema meccanico che ha in sé una elevata potenzialità energetica: ma il calcolo non prevede né in quale momento né con quale velocità la reazione avverrà. • Dir. - Vincolo che unisce un coniuge e i parenti dell'altro. Sono ad esempio affini i cognati, il suocero e la nuora. Tra i coniugi non vi è né a. né parentela: il loro rapporto è il coniugio. Come nel diritto romano, dove l'a. aveva valore ai fini del matrimonio e di legittimazione processuale, l'a. ripete i gradi della parentela, e in base al principio che affinitas non aprit affinitatem i parenti di un coniuge non si considerano affini a quelli dell'altro. Il rapporto di a. non cessa con la morte del coniuge mentre è eliminato con il divorzio. • Mat. - A. geometrica: corrispondenza biunivoca tra punti di uno spazio detto spazio affine che conserva il parallelismo tra rette, l'allineamento tra punti e nel quale il rapporto tra segmenti rimane costante. È il caso ad esempio dell'ombra proiettata su un piano di punti di un reticolato. L'ombra, l'immagine speculare, conserva infatti l'allineamento, la corrispondenza tra i segmenti e il parallelismo tra le rette. Le a. sono omografie tra due figure in cui si corrispondono le due rette improprie. Se lo spazio è tridimensionale e le figure si possono sovrapporre si parla di a. piana. Nell'a. piana il rapporto tra le aree comprese tra rette affini rimane costante. Tale rapporto può essere negativo oppure positivo: si parla allora di a. concorde o a. discorde; se il rapporto è uguale a 1 l'a. è una equivalenza. Se l'a. conserva gli angoli tra rette affini si parla di similitudine. Se le due condizioni si verificano contemporaneamente l'a. è una simmetria e le due figure possono essere sovrapposte. Il risultato di due trasformazioni è ancora una a., detta gruppo affine. Fanno parte del gruppo affine: le traslazioni che sono isometrie particolari (identità oppure mancanza di punti in comune); le a. centrali o centro-a. che hanno solo un punto in comune. • Ling. - A. linguistica: somiglianza tra diverse lingue. Le cause delle a. linguistiche possono essere differenti. ║ A. storica: somiglianza tra lingue che presentano caratteristiche simili soprattutto nella struttura profonda, morfologia e fonetica, in quanto derivate da una origine comune. In questo caso il termine coincide con quello di parentela linguistica. ║ A. culturale: somiglianza tra lingue causata da influssi reciproci tra lingue tra le quali si è verificato un processo di assimilazione, in seguito a contatti per ragioni storiche, sociali, politiche. Tra i procedimenti più tipici dell'a. culturale vi sono i calchi e i prestiti. È il caso del latino col greco: soprattutto il latino si è avvicinato al greco, del quale ha assimilato numerosi vocaboli. Allo stesso modo numerose sono le a. tra latino e lingue germaniche: anche forme apparentemente di origine germanica presentano una struttura che ricalca le parole latine (ad esempio Mit-leid che significa compassione presenta una struttura composta che rimanda a quella latina cum-passio). ║ A. elementare: non deriva né da una origine comune né da situazioni storiche e culturali. È il caso delle onomatopee.