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Adria.

Centro in provincia di Rovigo, a 4 m s/m., nel basso Polesine. Sorge sui due rami del Canal Bianco (Po di Levante), per mezzo del quale comunica con il mare (che dista circa 30 km), con il Po e con l'Adige. 21.841 ab. CAP 45011. • Econ. - È il più attivo centro agricolo (granaglie, barbabietole da zucchero, ortaggi, vino) e commerciale del Polesine. Il settore industriale comprende fabbriche alimentari (zuccherifici, pastifici e caseifici), industrie meccaniche, dei laterizi e dell'abbigliamento. • St. - L'antica città di Hadria era situata tra la foce del Po e quella dell'Adige. Abitata inizialmente dagli antichi Veneti che l'avevano fondata, A. fu successivamente occupata dai Greci, dagli Etruschi e dai Romani. Fiorentissimo centro commerciale, divenne uno tra i principali porti dell'Adriatico, mare a cui dette il nome. Allora la città era in gran parte costruita su palafitte, i cui resti si sono conservati fino ai giorni nostri. In seguito però la città decadde, a causa del progressivo interramento del suo porto dopo le frequenti alluvioni dei fiumi Po e Adige. Poté riprendersi economicamente soltanto a partire dal XVIII sec., quando diverse zone del Polesine furono bonificate e si ricavarono terreni fertili. Disastrosa fu, nel 1951, l'alluvione che inondò la città danneggiandola gravemente. • Arte - A. possiede una cattedrale costituita da una parte recente (XIX sec.) e dai resti di quella vecchia, con un fonte battesimale del II sec. e con una cripta che reca affreschi bizantini dell'VIII sec. Possiede anche due musei e in particolare in quello civico sono conservati interessanti resti archeologici.