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Acquaviva.

Famiglia napoletana di origine abruzzese, imparentata con gli Aragonesi, cui appartennero diversi personaggi di rilievo, uomini d'arme o prelati che parteciparono attivamente alle vicende politico-sociali del napoletano tra i secc. XII e XVI. ║ Rinaldo: il capostipite, ebbe in feudo da Enrico VI di Svevia nel 1195 parecchi territori della zona di Teramo (XII sec.). ║ Antonio: ottenne da Carlo III di Durazzo le contee di S. Flaviano e di Montorio (m. 1394). ║ Giulio Antonio: ottenne da Ferdinando I re di Napoli la facoltà di aggiungere alla propria la casata d'Aragona (m. 1481). ║ Andrea Matteo III: marchese di Bitonto, mecenate e scrittore, amico di Sannazzaro e di Pontano, partecipò nel 1485 alla congiura dei Baroni e, durante le lotte tra Francesi e Aragonesi per il possesso del regno di Napoli, parteggiò alternativamente per gli uni e per gli altri (1458 - Conversano 1529). ║ Claudio: generale della Compagnia di Gesù dal 1581 al 1615, impresse notevole impulso alle missioni in Oriente. Con fine diplomazia, ottenne da Enrico IV di Francia la riammissione dei Gesuiti (1604), che lo stesso sovrano aveva espulsi. Sotto la sua guida, i Gesuiti si rafforzarono nel numero dei membri come nelle loro istituzioni. Fondò collegi in Europa e sua è la compilazione della famosa Ratio studiorum, che influenzò per lunghissimo tempo l'attività pedagogica dell'ordine (Napoli 1543 - Roma 1615). ║ Rodolfo: nipote di Claudio, si recò ancor giovane come missionario a Goa, in India, dove diventò superiore della missione gesuita. Scrisse interessanti relazioni su quella regione, dove fu ucciso dagli indigeni con altri confratelli. Leone XIII lo beatificò nel 1893 (Atri 1550 - Cuncolim, Goa 1583).