Acheuleano Periodo del Paleolitico inferiore caratterizzato dalla produzione di strumenti di forme diverse, ottenuti scheggiando entrambe le facce di blocchi di pietra, tra cui caratteristiche sono le amigdale. Il termine deriva dal sito eponimo di Saint-Acheul, un sobborgo di Amiens, nella Somme (Francia). Nel 1854 lo studioso francese Jean-Paul Rigollot, discepolo del paletnologo Boucher de Crèvecoeur de Perthes, vi individuò la presenza di numerosi utensili di selce di epoca preistorica. Fu Gabriel de Mortillet che nel 1872 utilizzò per la prima volta il termine “Acheuleano”.
L’amigdala è un utensile di dimensioni abbastanza grandi, tagliato sulle due facce in modo da ottenere un oggetto simmetrico a forma di mandorla, ovale o triangolare. I bordi taglienti delle amigdale acheuleane servivano per raschiare e tagliare, mentre la loro estremità, più o meno appuntita, era utilizzata per martellare e perforare. L’Acheuleano designa anche una facies culturale del Paleolitico inferiore caratterizzata dalla presenza di bifacciali nell’utensileria. La durata dell’Acheuleano è molto estesa: da 1,5 milioni di anni a 200.000 anni fa circa. La sua diffusione geografica è assai vasta, essendo diffuso in Europa, in Africa e perfino in Asia.
In Europa, è nelle regioni molto ricche di selce, come il Bacino Parigino, che si riscontra la maggiore abbondanza di amigdale; queste vengono associate a utensili realizzati con schegge abbastanza dissimili: alcuni sono raschiatoi, altri presentano tacche o dentellature.
Alla fine dell’Acheuleano si registra l’apparire di un nuovo metodo di taglio che denota un importante progresso nello sviluppo delle capacità intellettuali: la cosiddetta scheggiatura levalloisiana. Questo metodo consiste nel tagliare un blocco di materia prima litica allo scopo di ricavarne una grande scheggia dallo spigolo vivo, la cui forma è stata predeterminata nella preparazione del nucleo.
L’Acheuleano è presente anche in caverne di molte regioni della Francia. La grotta di Aldène, nell’Hérault, o quelle di Pech de l’Aze e di Combe-Grenal, in Dordogna, ci hanno consegnato reperti archeologici particolarmente interessanti.
È in Africa che sono state scoperte le amigdale più antiche. La produzione acheuleana è anche qui ricca di accette (grandi utensili su schegge taglienti) e di poliedri, specie di palle di pietra scheggiata. Il termine Acheuleano è meno usato in Asia, anche se qui le amigdale sono presenti in numerose industrie litiche molto antiche. Quando i resti di uomo fossile sono stati ritrovati associati alla produzione di utensili acheuleani, si trattava di Homo erectus.
Vedi anche Arte paleolitica.
Dizionario.
Acheuleano.
sm. e agg. [da Saint-Acheul, presso Amiens]. Facies del Paleolitico inferiore
che inizia in Africa orientale intorno a 1,5 milioni di anni fa. Caratterizzata
dalla presenza di strumenti bifacciali associati a uno strumentario su scheggia
con tipi abbastanza diversificati, tale facies è nota nel continente asiatico e
in Europa, dove perdurò da circa 700.000 anni fino a circa 150.000 anni fa, con
notevoli variazioni quantitative e qualitative dei tecnocomplessi che le sono
attribuiti.