(o
accado). Che si riferisce al popolo o al regno
degli Accadi. • Ling. - Lingua degli Accadi. Ci
è nota grazie a testi in scrittura cuneiforme rinvenuti in gran parte nel
corso dell'Ottocento: essi, di epoche diverse, sono fatti risalire fino al III
millennio a.C. Un'iscrizione trilingue (persiano antico, elamita, babilonese)
trovata a Behistan rese possibile, nel secolo scorso, la decifrazione di questa
lingua, che fa parte del gruppo semitico. Parlata dagli Accadi, che invasero il
meridione della Mesopotamia e la Cappadocia e giunsero al Golfo Persico, essa
sembra derivare dal sumero, di cui si riconosce chiaramente l'influsso.
L'
a. divenne la lingua internazionale di una vasta zona del vicino
Oriente; nelle due varietà dialettali del babilonese a Sud e dell'assiro
a Nord, fu usata fino in età ellenistica, almeno come lingua scritta,
influenzando anche lingue come il persiano antico o l'ittita. I testi che ci
rimangono in lingua
a. contengono iscrizioni di ogni sorta: lettere,
cataloghi, iscrizioni ufficiali, preghiere e composizioni religiose, documenti
giuridici (fra cui il famoso
Codice di Hammurabi), documenti commerciali,
poemi (come quello di Gilgamesh).