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Acconciatura.

Maniera di disporre i capelli, pettinatura. ║ Per estens. - Modo di vestirsi, abbigliamento. • St. - Le a. dell'antichità, che conosciamo attraverso i graffiti e le decorazioni, caratterizzavano molto spesso i rappresentanti del culto. In Occidente, l'uso di acconciare i capelli è testimoniato già nella preistoria da reperti archeologici quali pettini d'osso o di corno. Tra gli antichi Egizi era molto comune il Klaft, un rettangolo di tessuto fissato alla fronte da un cerchio di metallo e lasciato ricadere lateralmente con una rigida linea verticale; caratteristiche erano anche le grandiose a. dei faraoni o delle divinità, come l'uroeus, simbolo abituale della regalità in forma di aspide. Molto semplici erano invece le a. degli Ebrei: anche gli uomini, specialmente se giovani, usavano portare i capelli lunghi. Gli Assiri, gli Hittiti e i Fenici consideravano la barba un segno di distinzione; i nobili portavano i capelli pettinati in tanti riccioli che incorniciavano il viso e ricadevano sulle spalle. Tra le classi più alte erano già in uso parrucche di lana o di fibre vegetali. In Grecia le pettinature subirono una grande evoluzione: nel periodo arcaico esse erano uguali per uomini e donne, e consistevano in ricci corti e regolari sulla fronte e capelli lunghi sul collo; nel periodo classico invece gli uomini iniziarono a portare capelli più corti e a riccioli, mentre le donne adottarono varie a., quali l'ampyx (strisce metalliche, spesso ornate da pietre preziose, che stringevano i capelli intorno al capo) e la calantica, costituita da una semplice fascia, il tutulus, che reggeva una pettinatura molto alta sul capo. Si iniziò anche l'uso di portare i capelli rialzati a chignon. Gli Etruschi adottarono l'uso ellenistico dei riccioli per gli uomini e del cecrifalo per le donne. In epoca arcaica gli uomini portavano la barba arrotolata; in seguito, seguendo l'uso romano, preferirono il volto rasato. Più semplici erano le a. dei Romani, anche se di foggia grecizzante; gli uomini avevano capelli corti e si radevano la barba; le donne usavano raccogliere i capelli lunghi decorandoli con pettini e gioielli. In seguito nel periodo imperiale le a. divennero più elaborate e ornate. Il Cristianesimo portò a una maggiore austerità: gli uomini cristiani dei primi secoli portavano i capelli tagliati in tondo, le donne li dividevano sulla fronte, raccogliendoli semplicemente in un nodo sulla nuca. Le popolazioni barbariche portavano in genere capelli lunghi, anche per gli uomini. I bizantini iniziarono l'uso, che durò poi a lungo, di nascondere i capelli sotto sciarpe, diademi, cuffie. Nell'Alto Medioevo gli uomini avevano i capelli corti, le donne il capo e il collo avvolti da bende; dopo il 1000, invece, le dame di un certo rango portavano i capelli sciolti sulle spalle con una corona sul capo (tipica quella di perle detta terzolle). Nel XV sec. si diffuse in Italia la moda per le donne di acconciare i capelli in lunghe trecce, intrecciate a nastri: ma le a. femminili erano moltissime, con diversi ornamenti e copricapi; tra le più bizzarre, le a. a corni e a selle, fortemente rialzate ai lati e coperte talvolta di veli. In questo periodo le a. maschili erano a zazzera, spesso imbiondite artificialmente. Nel XVI sec. la pettinatura femminile più tipica era quella divisa sulla fronte, con i capelli arricciati e raccolti bassi sulla nuca. Verso la fine del '500 le pettinature diventarono più rigide e quasi piramidali. Gli uomini portavano i capelli corti e pettinati semplicemente; nel '600 tornarono di moda pettinature fluenti e arricciate, spesso sostituite da parrucche. Nell'ultimo decennio del '600 le a. femminili si fecero di nuovo alte, rialzate anche da una cresta di pizzo portata verticalmente sulla fronte. Dopo il 1780, sotto l'influenza del celebre Léonard, parrucchiere della regina Maria Antonietta, le a. femminili diventarono esageratamente alte e imponenti; con la Rivoluzione francese, però, le fogge popolari e borghesi di a., con i capelli senza cipria e raccolti semplicemente, spesso con la cuffia, si imposero anche fuori della Francia. Nel periodo del Direttorio e dell'Impero le a. si ispirarono al periodo classico, specialmente greco, sia per gli uomini sia per le donne. Verso la fine del secolo divenne di moda per le donne lo chignon, nodo di capelli sulla nuca, accompagnato da riccioli, o frangetta sulla fronte, o capelli rigonfi sulla sommità del capo. Gli uomini avevano capelli divisi da una scriminatura e lisci. Una svolta decisiva nella storia dell'a. è segnata dalla moda femminile dei capelli corti, che si impose dopo il 1920, con i capelli alla garçonne o alla maschietta. Nell'a. maschile, dalla seconda metà dell'800 in poi, non ci sono stati invece grandi cambiamenti. Durante gli anni Sessanta si è avuto un ritorno alla moda delle parrucche e dei posticci. Gli anni Ottanta si sono caratterizzati per la presenza di tagli giovanili (punk, skin-head, rockabilly) e dal diffondersi della permanente e delle a. sostenute da gel fissatori.