Aumento della velocità di un movimento, di
un'operazione, di un fenomeno. • Fis. - In
riferimento a un punto in movimento, si definisce genericamente
a. la
variazione (positiva o negativa) della sua velocità nel tempo. Si
distinguono tre tipi di
a.: positiva, negativa e nulla. La prima si ha
nel moto uniformemente accelerato, ovvero quando la velocità aumenta; la
seconda si verifica in quello uniformemente ritardato, ovvero quando la
velocità diminuisce (decelerazione), mentre l'
a. nulla si ha nel
moto uniforme, ossia quando la velocità è costante. ║
A.
media: in un dato intervallo di tempo, essa è data dal
rapporto

dove
Δs è la variazione subita dalla
velocità scalare (
s) nell'intervallo dato e
Δt la durata di quest'ultimo. È quindi la
variazione di velocità nell'unità di tempo. ║
Valore
istantaneo dell'a. (o
a. istantanea): all'istante
t, esso
è il limite cui tende l'
a. media, allorché l'intervallo
Δt tende a zero. Esso è quindi il valore
(riferito all'istante
t) della derivata, rispetto al tempo della
velocità scalare. ║
A. angolare: indica il mutamento di
velocità angolare nell'unità di tempo. ║
A. di
gravità: si riferisce al moto di un corpo in caduta libera in un
campo gravitazionale (V. GRAVITÀ). ║
A. nel moto relativo: si riferisce all'
a. di un punto materiale,
considerando che tale moto avvenga in un sistema di riferimento anch'esso mobile
rispetto ad un altro sistema fisso. Essa è costituita dalla risultante di
altre tre
a.: quella relativa (moto del punto rispetto al riferimento
mobile); quella di trascinamento (moto del riferimento mobile rispetto a quello
fisso); quella di Coriolis (V. CORIOLIS, GUSTAVE-GASPARD DE). • Econ. -
Principio di a.:
legge economica secondo la quale, in determinate condizioni, le variazioni nella
domanda di prodotti finiti implicano variazioni più vaste nella domanda
di capitale fisso usato per fabbricarli. Dato che l'offerta dei produttori non
presenta un adeguamento immediato alla variazione positiva nella domanda di un
prodotto, un'eventuale successiva contrazione di quest'ultima può
determinare un eccesso di offerta (considerando il carattere durevole
dell'ampliamento della produzione) e quindi una paralisi della attività
produttiva stessa, con conseguente crisi. • Cin.
- Effetto ottenibile con la proiezione alla frequenza normale (24 fotogrammi al
secondo) di fotogrammi ripresi a una frequenza più bassa di quella
normale o a regolari intervalli di tempo. Ne risulta una maggiore
celerità dell'azione utilizzata, oltre che per effetti comici, anche in
alcuni film scientifici, per rendere visibili determinati fenomeni naturali
particolarmente lenti.