Regione storica della Grecia centrale, bagnata dal Mar Ionio
e affacciata sul Golfo di Patrasso. Attualmente fa parte del nomo di Etolia e
A. • Geogr. - Prevalentemente montuosa,
con piccole pianure costiere, è attraversata dal basso corso del fiume
Aspropotamos e racchiude nel suo territorio alcuni piccoli laghi.
• Econ. - L'economia si basa sull'agricoltura,
l'allevamento, la lavorazione del tabacco e l'estrazione dello zolfo. Il corso
dell'Aspropotamos alimenta alcune centrali idroelettriche.
• St. - L'
A. dovette avere fin da tempi
antichissimi un'organizzazione a carattere federale, anche se le prime
testimonianze epigrafiche risalgono appena al IV sec. a.C. La regione, che sulla
costa era stata occupata fin dal VII sec. a.C. da insediamenti corinzi,
entrò nella sfera di influenza ateniese intorno al V sec.; all'inizio
della guerra del Peloponneso (431 a.C.), tra Atene e la Lega Acarnana vigeva
un'alleanza che durò per tutto il conflitto. Sottomessi da Agesilao nel
390 a.C., gli Acarnani restarono sotto il controllo spartano fino al 373;
furono, poi, di nuovo alleati degli Ateniesi nella resistenza contro Filippo di
Macedonia e finirono, da ultimo, sotto l'influenza macedone. Nel 314 a.C.,
grazie all'opera di Cassandro, venne restaurata l'antica forma federale; nel 255
a.C., in seguito alle frequenti lotte di frontiera tra Etolia ed Epiro,
l'
A. venne smembrata tra i due Stati, ma già nel 230, alla caduta
della Monarchia epirota, lo Stato acarnano fu riorganizzato e, addirittura,
accresciuto dall'isola di Leuca, ceduta dall'Epiro. In epoca romana, pur essendo
stati alleati di Filippo V di Macedonia nella seconda guerra macedonica (200
a.C.), gli Acarnani mantennero la loro Lega fino alla formazione della provincia
di Acaia (V.), nel 27 a.C.