Acaia.Antica regione della Grecia, oggi nomo (3.271 kmq; 300.078 ab.) della Grecia, nel Peloponneso settentrionale. Capoluogo: Patrasso. • Geogr. - La regione è prevalentemente montuosa (fra i rilievi più alti è il monte Kelmos, 2.355 m), con boschi e pascoli nelle zone più elevate. Pianeggiante è solo la parte costiera. • Econ. - È largamente praticata l'agricoltura (uva, olive, cereali), risorsa principale della zona insieme alla pesca. Le poche industrie sono concentrate a Patrasso. • St. - L'A. fu abitata fin da età antichissima; nei poemi omerici con il nome di A. è designata tutta la Grecia, quale terra abitata dagli Achei. Essa non va tuttavia confusa con l'A. Ftiotide, regione della Grecia centrale comprendente la parte montuosa della Ftiotide e ritenuta patria originaria degli Achei. L'A. propriamente detta, invece, si estendeva sulla costa nord-occidentale del Peloponneso e comprendeva le città di Pellene, Egira, Bura, Ege, Elice, Egio, Ripe, Patre, Fare, Oleno, Dime e Tritea. Nel 146 a.C., con la conquista romana, la denominazione di provincia di A. fu estesa a tutta la Grecia, comprese Tessaglia e Macedonia, che nel 27 a.C. vennero però staccate ad opera di Augusto. Con Costantino l'A., entrata a far parte della provincia dell'Illirico, fu compresa nell'Impero d'Oriente. Complessivamente nel periodo romano le città dell'A. godettero di buona prosperità, mentre all'epoca delle invasioni barbariche furono saccheggiate da Goti e Alamanni. Successivamente alla quarta crociata, divenuta principato di Morea, l'A. fu governata da varie famiglie feudali, per tornare nel 1432 all'Impero bizantino. Nel 1460 fu conquistata dai Turchi, ai quali rimase sino al 1821. ║ Principato di A. o di Morea: Stato franco costituito con territori bizantini successivamente alla quarta crociata da Guglielmo di Champlitte (1205), comprendente l'A., l'Elide e la Messenia. Goffredo Villehardouin, che nel 1210 si fece riconoscere principe di A., la ampliò e ne organizzò il territorio in forma feudale. A Goffredo succedettero Goffredo II e Guglielmo; quest'ultimo fu vinto da Michele VIII Paleologo e l'A. divenne una provincia bizantina (1259). Alla morte di Guglielmo (1278) il governo del principato passò agli Angioini di Napoli per tornare pochi anni dopo (1289) a Isabella, figlia di Guglielmo. A questa successe Carlo III d'Angiò (1307); pochi anni dopo, nel 1313, il principato passò a Matilde di Hainaut, moglie di Ludovico di Borgogna. In seguito si avvicendarono al potere Roberto di Taranto (dal 1335) e il fratello Luigi (dal 1364). Dopo alterne vicende, ceduto da Ottone di Brunswick, marito della regina Giovanna I di Napoli, il principato passò ai Cavalieri di Rodi, ai quali fu tolto dalla Compagnia di ventura dei Navarresi. Nel 1432 tornò all'Impero bizantino e nel 1460 fu conquistato definitivamente dai Turchi.
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Ultima modifica : 12/04/2024 06:45:37