Acronimo di
African National Congress. Partito politico sudafricano
anti-apartheid. Fondato nel 1912 con il nome di South African Native National
Congress, con il fine di difendere i diritti e le libertà della maggioranza nera
della popolazione sudafricana, assunse la denominazione attuale nel 1923. Si ispirò, fin
dalla nascita, ai principi della non violenza gandhiana e alla strategia della mobilitazione
di massa, operando in funzione del suffragio universale e della creazione di un
Sudafrica unito e democratico. Dichiarato fuorilegge nel 1960, da quell'anno i
più importanti esponenti del partito furono arrestati, compreso Nelson Mandela che
nel 1963 venne condannato all'ergastolo. Ricostituitosi clandestinamente per passare
alla lotta armata, nel 1962 l'
ANC elesse presidente Oliver Tambo e allacciò
rapporti col Partito comunista clandestino del Sudafrica e con l'URSS. Il nuovo corso della
politica moderata inaugurata da F. De Klerk, eletto presidente del Sudafrica nel 1989,
portò al riconoscimento e alla legalizzazione dell'
ANC (1990) e alla conseguente
liberazione del suo leader carismatico, Nelson Mandela. In seguito all'abolizione, nel
giugno 1990, della segregazione razziale nei luoghi pubblici, l'
ANC rinunciò
alla lotta armata. Nel luglio 1991, al XLVIII congresso dell'
ANC - il primo
svoltosi liberamente in Sudafrica - Nelson Mandela venne eletto presidente.
Le elezioni dell'aprile 1994 sancirono la piena vittoria dell'
ANC (62,65%
dei voti), con 252 seggi su 400 all'Assemblea nazionale, e l'elezione di Mandela
a presidente del Sudafrica. Pur avendo incrementato i propri voti (66,4%) e seggi
(266) in occasione delle elezioni del 1999, l'
ANC si coalizzò con il NNP,
erede del Partito nazionale di De Klerk. Dal 2001, l'alleanza con comunisti e
sindacati si fece meno stabile e l'
ANC si indirizzò verso una politica più
liberale. Alle elezioni del 2004 aumentò i propri consensi (69% dei voti, 270
deputati), nonostante le crescenti difficoltà con i sindacati e le accuse di corruzione
nei confronti dei vertici del partito, e confermò la sua solidità nelle consultazioni
amministrative del 2006 ottenendo il 66% dei consensi.
Nelson Mandela