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VEDA
Indica la letteratura vedica indiana o in maniera più specifica le raccolte di preghiere e di inni rivelati dalle divinità hindu agli antichi saggi. Risalgono alla prima fase arya, tra il 1500 e il 1200 a.C. Fanno parte di questa letteratura i quattro Veda (conoscenza), cioè Rig-Veda, Yajur-Veda, Sama-Veda e Atharva-Veda. A questi si aggiungono i commenti liturgici (o Brahmana) e i libri della foresta o trattati di meditazione Aranyaka. Seguono infine le Upanishad, testi filosofici dai quali ha origine la filosofia indiana dei Vedanta (ciò che viene dopo il Veda). Il più famoso dei Veda è il Rig-Veda, raccolta di 1017 inni suddivisi in dieci libri e rivolta agli dei arii. Ha non solo valore letterario, ma anche storico. Illustra le concezioni religiose delle popolazioni arye e accenna alla loro struttura sociale. La religione arya è contraddistinta da un politeismo prevalentemente naturalistico derivato dalla dimensione divina dei fenomeni naturali. Nella descrizione della società emerge già una vaga divisione in quattro strutture di caste: brahmani (sacerdoti), kshatrya (guerrieri), vaishya (allevatori di bestiame), shudra (servitori). Il Rig-Veda descrive la lotta tra gli arya e le popolazioni indigene attraverso la rappresentazione della lotta tra dei e demoni, mentre l'Atharva-Veda descrive la convivenza armonica tra arya e aborigeni attraverso il riconoscimento delle tradizioni non arye. Il Sama-Veda e lo Yajur-Veda riprendono i temi del Rig-Veda.