eXTReMe Tracker



EROI GRECI

Esseri semidivini, a metà tra la condizione umana e quella divina. Dalla critica moderna sono stati interpretati come divinità decadute o come uomini elevati a rango divino. Una definizione univoca non è possibile, essendo la figura caratterizzata nella cultura greca da una complessità di funzioni e da una varietà di attribuzioni. Fondamentale comunque era che l'eroe passasse attraverso la condizione umana, compresa la morte. Protagonisti nel mito, gli eroi furono anche oggetto di culto. L'eroe, sempre legato a una tomba, vera o presunta, era venerato dalla comunità con libagioni, offerte e banchetti sacrificali. A partire dall'VIII secolo a.C. sono attestati i culti di Agamennone, di Menelao, dei Sette contro Tebe; ma anche personaggi storici potevano assurgere agli onori eroici, come avveniva spesso per il fondatore di una città (ecista). Rispetto agli dei, gli eroi erano meno potenti e la loro influenza era limitata al luogo in cui erano onorati; ma erano oggetto di una vera e propria fede, analoga a quella divina. Il culto eroico aveva tratti specifici che lo contrapponevano a quello divino: era caratterizzato dal sacrificio notturno (diurno nel culto divino), da una fossa sacrificale sotterranea (altare sopraelevato nel culto divino) nella quale veniva fatto scorrere il sangue, dall'immolazione di vittime nere, dal bruciamento completo della vittima (olocausto). Nei due differenti culti si esprimeva un'opposizione fondamentale della concezione religiosa greca, quella tra elemento olimpico (luminoso e diurno) ed elemento ctonio (tenebroso e notturno). Quest'ultimo carattere rende verosimile l'ipotesi d'identificazione dell'eroe con l'antenato familiare e della connessione di culto eroico e culto dei morti. Nel culto eroico sono da ricercare, secondo taluni, le origini dell'epica greca. Eroe per antonomasia fu Eracle che, nato mortale, assurse a rango divino per le sue benemerenze (superamento delle dodici fatiche). Col cristianesimo molti tratti dell'eroe, da quelli biografici a quelli simbolici, passarono nella figura del santo, il cui culto occupa nella fede del credente un posto analogo a quello dell'eroe nella credenza pagana.

F. Bertolini



A. Brelich, Gli eroi greci. Un problema storico-religioso, Edizioni dell'Ateneo, Roma 1958; K. Kerenyi, Gli dei e gli eroi della Grecia, Garzanti, Milano 1984; E. Rohde, Psiche (vol. I, Culto delle anime presso i greci; vol. II, Fede nell'immortalità presso i greci), Laterza, Bari 1914.