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DERVISCI

Membri di confraternite mistiche sorte nel mondo islamico nel XII secolo. Il termine, di derivazione persiana, significa mendicante o povero e sta a indicare la scelta di privazione operata da questi religiosi che si raccoglievano in comunità tra loro indipendenti o vivevano viaggiando come monaci mendicanti. Il carattere di rigido integralismo dottrinario era sancito da una serie di rituali religiosi che rendevano molto chiuse queste confraternite (cui si accedeva solo dopo lunga iniziazione), dando anche origine a riti di tipo estatico, fino a giungere, in alcuni casi, a gesti di carattere straordinario, come il camminare su carboni ardenti o l'infilarsi aghi nel corpo. Anche per queste pratiche i governi dei paesi islamici cercarono, negli ultimi decenni del Novecento, di controllare (in alcuni casi di sciogliere o proibire) le confraternite. Nel XIX secolo il termine assunse in Europa un significato particolare in relazione alla rivolta di tipo nazionalistico-religioso che nel 1885, in Sudan, portò alla sconfitta delle truppe anglo-egiziane, dando vita a uno stato indipendente (che rimase tale fino al 1898) guidato da Mohammed Ahmed Mahdi, capo religioso e membro di una comunità derviscia.