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ZINGARI
Ultima etnia nomade presente anche su territorio
europeo. Originari dell'India nord-occidentale, dal IX secolo si diffusero
nell'impero bizantino (donde il loro nome nazionale, Rom), dove per
le loro abilità artigianali ricevettero particolari privilegi, tramutati
in schiavitù nei principati balcanici e danubiani dopo il XIV secolo.
Si dispersero quindi ulteriormente, a piccole tribù, raggiungendo
l'Europa occidentale nel XV secolo. In Spagna furono colpiti da bando di
espulsione nel 1494 insieme a ebrei e moriscos. Ricevettero quindi
denominazioni diverse nelle varie lingue (gitanos, tsiganes,
Zigeuner, gipsies). Tenacemente fedeli alle proprie usanze
e tradizioni nonostante i numerosi intrecci di sangue con le popolazioni
ospiti e il sempre più frequente abbandono del nomadismo da parte
di singoli gruppi familiari, oltre a coltivare i tradizionali mestieri (orafi,
ramai, allevatori di cavalli, intrattenitori) furono costretti all'elemosina
e al piccolo furto dall'ostilità generale da cui vennero circondati,
codificata spesso in apposite leggi. Dimoranti in carri coperti (poi roulotte
e camper), hanno usanze matriarcali e capi elettivi; il loro numero resta
molto incerto (tra i due e i quattro milioni in Europa negli anni cinquanta).
La Germania nazista li perseguitò con spietatezza pari a quella che
colpì gli ebrei, gli omosessuali e i comunisti. Già nel 1937
ne vennero chiusi 2.400 in un lager della Westfalia e alcuni furono ridotti
a cavie per "esperimenti" razziali. Tra il 12 e il 18 giugno 1938 J. Himmler
proclamò contro di loro una settimana di epurazione e, poco dopo, ne
ordinò l'internamento in massa e la sterilizzazione forzata. Deportati in Polonia, dal 1942 furono concentrati nel campo Birkenau
E2 ad Auschwitz, mentre vari gruppi furono vittime di eccidio sul posto
nei paesi occupati (oltre 800 nella notte di Natale del 1941 a Sinferopol
in Crimea). Sottoposti al lavoro dei lager e a innumerevoli esperimenti,
ne furono sterminati oltre 500.000, terzo gruppo etnico per numero tra le
vittime della "soluzione finale", dopo slavi ed ebrei.
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