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TELEVISIONE
Sistema per la trasmissione a distanza, mediante segnali elettronici, di immagini in movimento e del suono che le accompagna. Il primo si sviluppò negli anni venti, basandosi sull'effetto fotoelettrico. Dopo un lungo periodo di sperimentazioni, alla fine della Seconda guerra mondiale i programmi televisivi iniziarono a essere diffusi nei paesi più avanzati tecnologicamente. Ben presto la presenza della televisione divenne uno degli elementi caratteristici della società di massa, veicolando non solo informazioni, ma soprattutto gusti e mentalità e sostituendosi dapprima lentamente, ma in seguito con sempre maggiore forza e rapidità, agli altri agenti di socializzazione. Dal 1953 iniziò la diffusione dei programmi in Eurovisione e nel 1962, grazie a un satellite artificiale, si aprì l'era dei programmi televisivi su scala mondiale (Mondovisione). La televisione giunse in tutte le case in un primo tempo con le immagini in bianco e nero, ma già nel 1950 in Usa iniziarono le sperimentazioni per il passaggio al colore. Venne costituito un comitato nazionale (Ntsc, National Television System Committee) che concluse i lavori nel 1953. In Europa i tempi furono più lenti, sia per il ritardo tecnologico ed economico sia per le resistenze culturali all'invadenza della televisione. In Italia la televisione iniziò a diffondere i suoi programmi solo nel 1954 e per il colore si dovette attendere il 1977. A partire dagli anni sessanta la televisione divenne il fulcro del moderno sistema dei mezzi di comunicazione di massa (mass media) sopravanzando di gran lunga i giornali e divenendo il luogo della formazione del sentire comune nelle ricche società occidentali. Conseguentemente il controllo politico della televisione (non solo dell'informazione televisiva, ma del complesso delle sue capacità espressive) divenne uno dei campi di battaglia centrali per forze politiche e potentati economici.
 M. McLuhan, Gli strumenti del comunicare, Il Saggiatore, Milano 1967 (1964); V. Packard, I persuasori occulti, Il Saggiatore, Milano 1968; J. Baudrillard, L'altro visto da sé, Costa & Nolan, Genova 1987.
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