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SOLIDARNOSC
Sindacato indipendente sorto in Polonia nell'agosto 1980, sull'onda dello sciopero ai cantieri Lenin di Danzica indetto quello stesso mese. Subito dopo la sua nascita, Lech Walesa venne eletto presidente del comitato temporaneo e confermato poi alla presidenza nel 1981. Di fronte a una ondata di scioperi proclamata dal sindacato, il governo polacco, nel novembre 1980, intavolò trattative che portarono ad accordi sulle istanze più importanti (riduzione delle ore di lavoro, miglioramenti salariali e delle condizioni di lavoro), nel tentativo di calmare la già difficile situazione sociale e di intervenire sulla profonda crisi economica. Poiché il governo disattese gli accordi presi, l'ala più dura del sindacato, guidata da Gwiazda, cominciò a premere su Walesa affinché abbandonasse le sue posizioni moderate favorevoli al compromesso e attuasse iniziative più energiche. Nel frattempo, nel febbraio 1981, era stato eletto primo ministro il generale Jaruzelski, il quale, nel timore che gli eccessi del sindacato potessero fornire pretesto per un in tervento sovietico, fece arrestare Walesa (dicembre 1981) e proclamò la legge marziale, sciogliendo il sindacato; passato alla clandestinità, nel 1989, con la caduta del regime comunista, Solidarnosc fu protagonista del passaggio indolore verso la democrazia, ma dilaniato al proprio interno perse irrimediabilmente consensi, fin quasi a scomparire dalla scena.
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