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SADAT, ANWAR AS
(Mit Abu el-Kom 1918 - Il Cairo 1981). Politico
egiziano. Di origini contadine, uscito dall'accademia militare nel 1938,
aderì presto ai Liberi ufficiali che realizzarono il colpo di stato
antimonarchico del 23 luglio 1952. Fu quindi esponente di rilievo del regime
nasseriano fino ad assumere la carica di vicepresidente della repubblica
nel 1969. Nel 1970, alla morte di Nasser, fu eletto a succedergli e ben
presto avviò la cosiddetta denasserizzazione basata sul varo del
multipartitismo e sull'apertura all'iniziativa privata. Nell'ottobre 1973,
di concerto con la Siria, diede inizio alla Terza guerra arabo-israeliana,
cogliendo nella prima fase del conflitto vittorie importanti. All'indomani
della guerra ruppe la precedente alleanza con l'Urss e operò un repentino
avvicinamento con gli Stati Uniti provocando un profondo mutamento nel quadro
politico-strategico del vicino Oriente. Con un clamoroso viaggio di pace
a Gerusalemme avviò, nel 1977, una complessa trattativa che, con la
mediazione del presidente statunitense Carter, sfociò negli accordi
di Camp David con Israele del 1979, condannati da tutti i paesi arabi come
vero e proprio "tradimento" della causa palestinese. Divenuto bersaglio
privilegiato dei fondamentalisti islamici, fu ucciso due anni dopo nel corso
di una parata militare.
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