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RIDUZIONI DELL'INDIA
(reducciones). Istituzione coloniale spagnola in America meridionale che si proponeva di raggruppare gli aborigeni dispersi su vaste aree al fine di averne un migliore controllo, sfruttarne in modo più razionale il lavoro e imporre loro il cattolicesimo. Esistente dal 1503, la sua applicazione fu ritardata perché gli autoctoni antillani, i primi a essere colonizzati, furono sterminati in pochi decenni. Le riduzioni vennero insediate nel vicereame di Nuova Spagna sotto la giurisdizione di ordini religiosi missionari. Erano piccole città a pianta geometrica ortogonale con autorità designate dagli stessi indios sotto giurisdizione ecclesiastica. Questa pratica portò a continui attriti con i coloni che desideravano ottenere encomiendas o schiavi. I nuclei più significativi vennero istituiti nelle regioni dei guaraní, cioè in Paraguay, e nel Brasile e Argentina settentrionali. Nel 1609 il re spagnolo Filippo II concesse alla Compagnia di Gesù il diritto di riunire i guaraní. Nel 1634 vi erano già 38 missioni che raggruppavano fra 40 e 50.000 individui. Ma dal 1628 i bandeirantes paolisti avevano iniziato ad attaccarle per ottenere schiavi e bottino e smisero solo nel 1641 quando furono completamente sconfitti nella battaglia di Mbororé. Con la firma del trattato di Madrid del 1750, in base al quale le missioni della riva orientale del fiume Uruguay passavano sotto la giurisdizione portoghese che si opponeva all'esperimento, cominciò la decadenza delle riduzioni gesuitiche. Dopo una serie di scontri politici e armati la Compagnia di Gesù fu espulsa dai territori portoghesi nel 1759 e dalla zona d'influenza spagnola nel 1767. Le ultime riduzioni guaraní sopravvissero di poco.
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