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![]() RELIGIONE, GUERRE DI (1562-1598). Prolungato conflitto civile tra cattolici e calvinisti francesi per motivi politici, economici e religiosi. Gli scontri furono scatenati dai cattolici, insoddisfatti della politica oscillante della reggente Caterina de' Medici verso gli ugonotti, guidati dal principe di Condé e successivamente da de Coligny. Dopo una prima fase, il conflitto riprese nel 1567 e la regina si decise a trattare: con la pace di Saint-Germain (1570) gli ugonotti ottennero quattro piazzeforti e de Coligny entrò nel consiglio della corona. Fu poi però la stessa Caterina, contraria alla sua politica antispagnola, a ispirare l'omicidio di de Coligny e il massacro degli ugonotti nella notte di San Bartolomeo (1572). In conseguenza di ciò la guerra civile riesplose con maggiore violenza. Nasceva intanto la lega cattolica capeggiata dal duca Enrico di Guisa che limitò fortemente l'autonomia del nuovo re Enrico III (1574), giudicato troppo arrendevole. Nel 1585 ci fu un'ultima recrudescenza degli scontri. Il re eliminò a tradimento i Guisa e cercò l'appoggio ugonotto, designando Enrico di Borbone suo successore. Questi, salito al trono con il nome di Enrico IV, nel 1593 abiurò il protestantesimo e, con l'editto di Nantes (1598), regolò la convivenza delle due confessioni. |
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