POPULISMO RUSSO Movimento politico e culturale nato in Russia (narodnicestvo, da narod, popolo) attorno alla metà del XIX secolo e alimentato da una visione sentimentalistica e idealizzata delle masse popolari, in particolare quelle contadine. Fenomeno complesso, il populismo rappresentò da un lato la presa di coscienza, da parte di giovani intellettuali, dei gravi problemi economici, sociali, politici e morali che travagliavano la Russia ottocentesca, dall'altro il primo tentativo di fornire una soluzione nuova e adeguata a tali problemi. Due furono le correnti di pensiero che lo contraddistinsero: "slavofilismo", sostenuto dall'idea che la civiltà occidentale fosse ormai corrotta e decadente e che solo le virtù del popolo russo (la fede ortodossa, l'umiltà, la pazienza di fronte alla sofferenza, la solidarietà) avrebbero potuto salvare la Russia da un analogo destino; e la corrente "occidentalista", che al contrario riteneva l'Occidente un modello non solo industriale o tecnologico, ma anche politico e civile. Entrambe le correnti convergevano nell'individuare nell'obscina l'elemento originale di una forma di comunismo spontaneo che avrebbe impedito quelle forme di degenerazione sociale che si erano manifestate nello sviluppo occidentale. Sconfitto sul piano politico dall'autocrazia, sul piano teorico il populismo fu sostituito dal marxismo nel corso degli anni novanta dell'Ottocento. |