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POMODORO
Bacca di una pianta erbacea delle solanacee, con
buccia sottile e polpa carnosa e sugosa dal sapore dolce-acidulo. È
originario dell'America centromeridionale, probabilmente del Perù,
ma la sua domesticazione avvenne in Messico, dove era coltivato prima dell'arrivo
degli spagnoli. Gli indios, che lo chiamarono tomatl, lo consideravano
afrodisiaco. Gli europei lo chiamarono poeticamente poma amoris (frutto
d'amore) o mala aurea (mela d'oro). Si presume che le prime piante
siano state portate in Europa da Cristoforo Colombo nel secondo viaggio,
ma per lungo tempo il frutto rosso ebbe sulle tavole europee principalmente
un uso decorativo. Il medico marchigiano Costanzo Felici lo definì
alla metà del Cinquecento più presto bello che buono, mentre
il naturalista contemporaneo Pierandrea Mattioli ne testimoniava l'utilizzo
in insalata. Solo sul finire del XVIII secolo se ne impiantarono le prime
coltivazioni in Virginia, mentre in Italia fu elaborata la ricetta per ricavare
dalla produzione familiare dei pomodori la salsa, cioè una conserva
ristretta utilizzabile per condire la pasta. Dall'inizio del XX secolo si
sviluppò la produzione industriale di concentrato, di frutti pelati
inscatolati e successivamente preparati di polpa e di passate.
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