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PECHINO, CONVENZIONE DI
(24-25 ottobre 1860). Stipulata tra gli anglo-francesi
e l'impero cinese in aggiunta ai trattati di Tianjin, in seguito agli incidenti
di Dagu dell'anno precedente che avevano causato la spedizione militare
occidentale contro Pechino e la distruzione del Palazzo d'estate. Essa apriva
anche Tianjin al commercio internazionale, concedeva la residenza a Pechino
per i diplomatici, consegnava l'area di Kowloon (di fronte a Hong Kong)
alla Gran Bretagna. Nel solo testo francese venne inoltre inclusa, fraudolentemente,
una clausola che consentiva ai missionari cattolici di acquistare terre
in Cina e di costruire Chiese. I cinesi dovettero ratificare anche il pesante
trattato di Aigun con la Russia, con vaste concessioni territoriali, altro
"trattato ineguale" contro il quale insorse qualche decennio dopo il movimento
nazionalista cinese.
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