PARTITO OPERAIO SOCIALDEMOCRATICO RUSSO
(Posdr, 1898-1912). Organizzazione politica marxista fondata nel 1898, al congresso di Minsk, per unificare le diverse correnti operaie e socialiste russe. Martov e Lenin erano i leader delle due principali anime del partito, che si definirono durante il secondo congresso (1903), quando il gruppo di Lenin raccolse la maggioranza dei consensi dei delegati (vedi bolscevichi), mentre la sinistra di Martov si ritrovò in minoranza (vedi menscevichi). I due gruppi divergevano soprattutto sui tempi e sui modi della lotta politica: i menscevichi non credevano nella possibilità di una rivoluzione socialista a tempi brevi in un paese economicamente arretrato come la Russia zarista e, pertanto, perseguivano una graduale trasformazione del paese in una democrazia di tipo borghese; per i bolscevichi la rivoluzione politica era possibile anche in Russia e per attuarla era prioritaria la costruzione di un partito formato da "rivoluzionari di professione" in grado di dare una coscienza politica socialista alla classe operaia. Questo confronto tra le due linee giunse, al congresso di Praga del 1912, a una spaccatura insanabile con l'espulsione della componente menscevica, mentre la fazione leninista assumeva il nome di Partito operaio socialdemocratico russo (bolscevico).