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ORSINI, FELICE
(Meldola 1819 - Parigi 1858). Politico italiano.
Studente universitario a Bologna, si affiliò alla Giovane Italia,
partecipando ai moti del 1843. Arrestato e condannato, fu poi liberato grazie
all'amnistia concessa da Pio IX (1846). Pubblicista liberaldemocratico in
Toscana, poi agente mazziniano, infine deputato alla costituente romana
(1849), si batté in difesa della Repubblica. Dopo la sconfitta emigrò
a Genova e a Nizza, da dove lo trassero i progetti insurrezionali in Lunigiana
e in Valtellina (1853-1854). Fermato dalla polizia austriaca, fuggì
rocambolescamente dal castello di Mantova (1856). Cospiratore ormai celebre,
si affrancò dalle posizioni mazziniane e, passato in Gran Bretagna,
si dedicò con alcuni complici alla preparazione dell'attentato contro
Napoleone III, compiuto nel gennaio 1858. L'imperatore riuscì a salvarsi,
ma numerose furono le vittime delle bombe; Orsini, catturato, fu condannato
a morte e giustiziato. Il suo contegno durante il processo e le lettere
scritte a Napoleone III in favore della causa italiana contribuirono tuttavia
a creare un clima diplomatico favorevole all'intesa tra la Francia e il
Piemonte.
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